-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Partecipanti da 43 Paesi, 1,7 milioni di spettatori, un totale di $597 milioni, il 93% del venduto per lotto e 11 record d’asta. Sono questi i numeri che hanno animato gli incanti di Sotheby’s New York lo scorso 12 maggio, con capolavori suddivisi tra The Collection of Mrs John L. Marion, Contemporary Art Evening Auction e Impressionist & Modern Art Evening Sale. Ben 8 opere – segnalano dalla maison – sono state aggiudicate sopra ai $20 milioni. Il top lot assoluto delle tre vendite? Le monumentali ninfee di Claude Monet (qui), passate di mano per $70,4 milioni (stima intorno ai $40 milioni).
Sei highlights della serata, in ordine sparso
Iniziamo allora con Love is in the Air di Banksy ($12,9 milioni), che si posiziona al secondo posto sul podio dei record dell’artista – tra Game Changer ($23,2 milioni) e Devolved Parliament ($12,2 milioni). L’iconico lavoro, scelto come cover del libro Wall and Piece, è stato aggiudicato dopo una bidding battle di 14 minuti, a ulteriore riprova del costante entusiasmo per le opere del writer. E non è tutto: secondo quanto riportato dalla maison, l’opera sarebbe stata pagata in criptovaluta.
Ottimi risultati poi per George Washington Carver Crossing the Delaware (1975) di Robert Colescott, che spodesta di oltre 16 volte il suo precedente traguardo di $912,500 e arriva a quota $15,3 milioni (stima: 9/12 milioni). Anche in questo caso, la pioggia di rilanci non si è lasciata attendere: sette minuti di bid incalzanti, terminati con la migliore offerta del Lucas Museum of Narrative Art di Los Angeles – ancora in costruzione.
E Versus Medici (1982) di Jean-Michel Basquiat, che sfidava la Storia dell’arte (qui) a colpi di teschi e corone? Si è difeso decisamente bene, in effetti, con un’aggiudicazione da $50,8 milioni (stima: $35/50 milioni) che colloca il dipinto tra i primi 4 top prices dell’artista. Ma questo non è bastato a battere la performance da $93,1 milioni di In This Case – la tela appartenuta a Giancarlo Giammetti che ha sfilato la sera precedente da Christie’s NY – né tanto meno a superare il record assoluto di $110,5 milioni detenuto da Untitled (1982).
Si arriva così a Nature morte: pommes et poires (1888-1890 ca), un’opera iconica di Paul Cézanne di cui vi raccontavamo tutti i dettagli qui. L’altra sera, a New York, quei frutti quasi scultorei hanno trovato un nuovo acquirente per 20 milioni di dollari (stima: 25/35 milioni). Vi sembra un risultato deludente? Nel 2008, lo stesso dipinto era passato di mano per $8,7 milioni. «Questa vendita è un clamoroso voto di fiducia nel mercato dell’arte impressionista e moderna», commenta Helena Newman, Sotheby’s Worldwide Head of Impressionist & Modern Art, rispetto agli esiti dell’incanto.
Ultimo focus della nostra breve rassegna è Ocean Park #40 (1971) di Richard Diebenkorn, una tela di 236.2 x 205.1 cm che «rivela i tratti distintivi di un pittore all’apice del suo genio come colorista e innovatore compositivo, e offre una notevole conferma del posto illustre di Richard Diebenkorn nel canone di Arte astratta americana». Tra i primi lavori dell’omonima serie che lo occupò per quasi vent’anni, Ocean Park è stato venduto per $27.3 milioni (stima: $20/30 milioni), registrando un nuovo record d’artista.