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Continuano i problemi in casa Sotheby’s, dopo la dipartita di altri due membri essenziali dello staff David Norman e Alex Rotter, la casa d’aste dà notizia di un grave calo degli incassi per l’ultimo quarto del 2015 pari a 11,2 milioni di dollari, prevedendo allo stesso modo una significativa perdita nel primo trimestre dovuto a un calo delle vendite all’asta.
La perdita di 1,2 milioni o 17 centesimi per azione di Sotheby’s, può essere confrontata con un reddito di 74 milioni, o 1,07 dollari per azione, dello stesso periodo nel 2014.
In una conference call con gli investitori ieri mattina, Tad Smith amministratore delegato dell’azienda ha dichiarato: «Dopo un anno di transizione, abbiamo una squadra forte con il chiaro compito di costruire un business di maggior valore per gli azionisti e più sensibile verso i vecchi e nuovi clienti. Probabilmente avremo ancora uno o più momenti difficili, mentre attraverseremo il ciclo corrente, ma stiamo facendo attenzione alle garanzie e a gestire la nostra liquidità. Il mercato è in un momento di pausa, sembra che le persone siano in attesa».
Nel frattempo l’analista Kristine Koerber, della Barrington Research, ha tagliato il rating sui titoli a market perform. Secondo il rapporto di Koerber: “Un mercato dell’arte in rallentamento, la dipartita di personalità di talento e la mancanza di informazioni sulla strategia finanziaria ci inducono a lasciare la società bordo campo per ora. Sulla base di recenti stime, è evidente che c’è un minor appetito per l’arte e gli offerenti sono diventati più sensibili ai prezzi. Crediamo che la società dovrà affrontare delle sfide sulla questione domanda / offerta nel breve termine, soprattutto essere più prudente con le garanzie, e ci aspettiamo che i ricavi e la redditività possano essere soppressi”. (Roberta Pucci)