Categorie: Mercato

Speciale case d’aste #2: Christie’s

di - 13 Agosto 2024

Nel 1766 James Christie allestì la sua prima sala d’aste permanente al numero 83 di Pall Mall, a Londra. La prima vendita all’asta ebbe luogo il 5 dicembre e comprendeva, tra le altre cose, un completo di lenzuola, due federe e quattro lavori indiani su vetro. Christie capì rapidamente di doversi concentrare su “oggetti del desiderio” e nel 1767 tenne la sua prima asta dedicata interamente a dipinti. James Christie seppe trasformare le sue aste in eventi mondani e fu ricompensato da duraturo successo: ogni sua vendita diventava una vera e propria performance, il rostro era il suo palcoscenico. Quasi due secoli dopo la fondazione, Christie’s aprì il suo primo ufficio al di fuori della Gran Bretagna, a Roma, nel 1958. Nel 1968 inaugurò anche una sala d’aste a Ginevra e un ufficio a Parigi, in quello che era stato lo studio di Max Ernst. Nel 1969, tenne poi la prima asta in Giappone. Gli anni ’70 e ’80 furono un periodo di grande sviluppo, con l’apertura di una sede a New York nel 1977, mentre risale ai primi anni 2000 l’espansione in Medio Oriente. Uno sguardo ad alcuni traguardi iconici della maison. Nel 1970, il Ritratto di Juan de Pareja di Velazquez fu venduto a Londra per £ 2,310,000 al Metropolitan Museum di New York – fu la prima opera venduta all’asta per più di £ 1 milione. Venti anni dopo, nel 1990, nessuno era preparato al risultato della vendita del Ritratto del dottor Gachet di Van Gogh, che raggiunse la cifra eccezionale di $ 82,5 milioni. Il solo risultato di quest’opera equivalse il totale di tutti gli oggetti venduti da Christie’s nel 1975 messi insieme. Il XXI secolo ha portato cambiamenti entusiasmanti per la casa d’aste. Nel 2006 è stato lanciato Christie’s LiveTM, consentendo offerte online in tempo reale da qualsiasi parte del mondo. Nel 2011, Christie’s è stata la prima casa d’aste internazionale a tenere una vendita online only, offrendo 1000 lotti della collezione di Elizabeth Taylor e totalizzando $ 9,5 milioni – più di nove volte la stima pre-asta. Nel 2018 la straordinaria raccolta di Peggy e David Rockefeller divenne la collezione privata più costosa, passata di mano per oltre $ 835 milioni. Nello stesso anno, Christie’s è stata la prima casa d’aste a vendere un’opera d’arte creata dall’intelligenza artificiale con Portrait of Edward de Belamy di AI Obvious, aggiudicata per $ 432.500. Non solo. Durante l’era COVID-19, nel luglio 2020, un altro primato è stato fissato da ONE, la prima vendita globale “a staffetta” in tempo reale, con più banditori collegati in streaming, dal vivo, dalle sale di Hong Kong, Parigi, Londra e New York. Nel marzo 2021 Christie’s ha assegnato – prima tra le case d’aste internazionali – l’NFT di un’opera d’arte puramente digitale dell’artista Beeple, stabilendo così un nuovo record mondiale per questa categoria (oltre che il prezzo più alto per qualsiasi lotto venduto online e il terzo per un artista vivente). Sulla scia di questo successo, Christie’s è stata anche la prima casa d’aste ad accettare la criptovaluta Ether. Nel 2022 la maison ha raggiunto il suo apice con la vendita della Paul G. Allen Collection, che ha totalizzato $ 1,6 miliardi e ha stabilito da sola 27 record d’artista, tra cui Seurat, Les Poseuses Ensemble (Petite version), $ 149,2 milioni; Cézanne, La montagne Sainte-Victoire, $ 137,8 milioni; Van Gogh, Verger avec cypres, $ 117,2 milioni; Gauguin, Maternité II, $ 105,7 milioni; Klimt, Birch Forest, $ 104,6 milioni; Freud, Large Interior, W11 (After Watteau), $ 86,3 milioni.

[L’articolo prosegue sullo Speciale Case d’Aste #2 | 2023-2024, distribuito in versione onpaper e digitale. Scarica qui la tua copia!]

SPECIALE CASE D’ASTE #2 | 2023-2024. Cover: Chiara Sorgato, Pesi specifici, 2023, olio su carta, 34 x 24 cm

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