Il tempismo è tutto nella vita, anche nel caso delle aste. Mancano pochi giorni all’uscita dell’ultimo episodio della saga e da Sotheby’s si devono essere detti, quale momento migliore di questo per mettere all’incanto una serie di oggetti legati a Star Wars?
Proprio lo scorso venerdì è andata all’asta la
collezione di Tomoaki Nago, designer giapponese, fan accanito del film di George Lucas, che ha deciso di vendere parte del suo patrimonio, con un grande successo.
502mila dollari è l’incasso totale della vendita. Un’asta in cui il 100 per cento dei lotti è stato venduto, di questi il 71 per cento ha ottenuto una cifra al di sopra di quella prevista dalle stime alte.
La vendita di giocattoli, action figures, e rarità autografate è stata seguita da oltre 450offerenti, online e dal vivo, portando tra le fila di Sotheby’s molti nuovi contatti.
Il top lot è composto da sette action figures del film Star Wars: The Empire Strikes Back, prodotte in Canada nel 1980, passato di mano per 32mila dollari, più del doppio della stima alta iniziale. Altro pezzo la cui performance in asta ha stupito è stato il Luke Skywalker con due spade laser, venduto per 25mila dollari contro la stima iniziale di 12mila.
Nel mercato dei giocattoli, vigono alcune regole. La prima vuole che più è difettoso e di nicchia, meglio è. Gli articoli richiamati dalle case produttrici sono molto rari ed è lì che il denaro aumenta, proprio come nel caso del Luke di Tomoaki Nago, di cui è stata bloccata la produzione nel 1978.
La seconda prevede che i giocattoli siano rimasti chiusi nella loro confezione originale, senza mai essere stati aperti. Quindi mai usati per il loro scopo principale. Perché comprare un giocattolo per non giocarci mai. Un paradosso da veri collezionisti nerd, che frutta migliaia di dollari. (Roberta Pucci)