Tempo di sogni allucinati sulle sponde affollate del Tamigi, tempo di visioni oniriche sotto il martello inesorabile di Christie’s. Sfilano uno dopo l’altro i lotti dell’incanto The Art of the Surreal, provengono da una pregiata collezione americana. Le stregonerie su tela di Leonora Carrington, la fascinazione per l’occulto di Remedios Varo, le morfologie psicologiche di Wolfang Paalen, gli spiriti esangui di Paul Delvaux. Ma anche i lavori eccentrici di René Magritte, Óscar Domínguez, Gordon Onslow Ford – tutti in coda alla prima manche della maison, una tiepida 20th/21st Century: London Evening Sale. Il verdetto finale: £ 38,9 milioni.
Sguardo alla vendita surreale. Si parte da Taches solaires di Wolfang Paalen, anno 1938, la migliore offerta è di £ 756.000 su una stima di £ 350.000-550.000 (nuovo record per l’artista). Poi subito, attesa, iconica, una leggerissima torre di Pisa sorretta da una piuma di Magritte. Quando passava da Sotheby’s, nel 2009, Souvenir de voyage chiudeva la partita a quota £ 746.850. Il risultato della nuova performance, quasi 15 anni dopo: £ 5,6 milioni. Proseguiamo. C’è il Retrato del Doctor Ignacio Chàvez di Remedios Varo tra i top lot della vendita di Christie’s, raffigura l’illustre cardiologo di Città del Messico, le costellazioni nel cielo, i volti come lune (esito finale: £ 3,9 milioni). E c’è una magia di Leonora Carrington al lotto 104, cattura l’attore Enrique Álvarez Félix, figlio unico della leggendaria star del cinema María Félix, in un momento drammatico, desideroso di libertà. Delude il prezzo, non soddisfa le stime: £ 882.000 su una richiesta pre-asta di £ 900.000-1,4 milioni. A distanza di sicurezza dal traguardo della pittrice, The Garden of Paracelsus da $ 3,3 milioni (Sotheby’s 2022).
Ed eccoli da Christie’s i maestri dell’inconscio, gli stessi che, alla Biennale di Cecilia Alemani, hanno incantato per mesi il pubblico globale. E poi ancora, a pochi passi di distanza, sotto i riflettori de La modernità incantata alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, con intrecci senza limiti tra arte, occulto e magia. Al Metropolitan Museum di New York e alla Tate di Londra è andata in scena Surrealism Beyond Borders, ancora un trionfo di realtà incantate, sempre fuori dai confini. Nel 2022, nel suo stand di Frieze Masters, Gallery Wendi Norris riuniva le famigerate pittrici-streghe di Venezia, da Dorothea Tanning a Leonor Fini. E proprio la scorsa settimana, a Milano, si chiudeva con successo la prima retrospettiva su Max Ernst, con oltre 400 opere tra dipinti, sculture, disegni, gioielli e fotografie. In questo contesto, naturalmente recettiva, si inserisce la proposta elegante di Christie’s. Seguita a ruota nelle prossime settimane dalle competitor internazionali, tra Sotheby’s con i suoi lotti allucinati di punta e un insolito ritratto di Andrè Breton ad opera di Ernst e della moglie Marie-Berthe Aurenche, offerto da Bonhams per € 400.000 – 600.000.
Si torna al ritmo del martello di Christie’s, sguardo puntato sugli highlights di Londra. Fa scintille la Machine à coudre électro-sexuelle, la tela erotica vivida inquietante di Óscar Domínguez trova un acquirente per £ 4,6 milioni. Bene anche per Le retour del 1950, il cielo senza tempo, notte e giorno insieme, di Renè Magritte – lo stesso soggetto esposto al Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, lo stesso del Museo delle Belle Arti di Houston, con Le baiser del 1951. Passa di mano per £ 6,1 milioni stavolta la colomba onirica del maestro belga, dorme sonni tranquilli il suo record assoluto, L’impero delle luci, dall’alto dei suoi £ 59,4 milioni (Sotheby’s 2022). Poi gli ultimi colpi: Rosine di Paul Delvaux (£ 1,2 milioni), Le masque de la foudre, un altro Magritte (£ 4,5 milioni), Homme et femme di Andrè Masson (£ 1 milione), Don Juan et Faustroll di Max Ernst (£ 2 milioni). Fine dei giochi, solo due gli invenduti, la corsa al sogno non passa di moda. Giù in fondo, nei meandri della mente, come il diario di Leonora Carrington, senza stacchi tra realtà e immaginazione. Surreale ma bello, oltre i confini del possibile. Oltre i limiti del tangibile quotidiano.
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