Categorie: Mercato

TEFAF 2022, terza tappa della maratona delle fiere

di - 27 Giugno 2022

Le fiere dell’arte fanno tripletta. Dopo Art Basel e BRAFA, nel cuore cocente dell’Europa, i riflettori dell’art system investono, rapidi, i bagliori eleganti di Maastricht. La regina della scena: ovviamente TEFAF, giunta quest’anno alla sua 35esima edizione, dopo lo stallo pandemico e con un’insolita – sempre preziosa – veste estiva. Nessuna nuvola all’orizzonte, sotto il cielo fiammingo; soltanto un’afa mai vista, grande hype generale, buone premesse fin dal gong della preview.

Primo indizio: l’identikit dei collezionisti internazionali. Privati dai nomi altisonanti che si aggiravano guardinghi tra gli oltre 240 booth, già lo scorso venerdì; ma anche rappresentanti delle migliori istituzioni, a partire dal J. Paul Getty, dal Kunsthistorisches Museum, dal Rijksmuseum, dal Louvre. Sembra che il Metropolitan abbia acquistato due opere dalla specialista londinese di arte indiana e giapponese Joost van den Bergh – a proposito – e che lo stesso Hidde van Seggelen abbia venduto ben due lavori al museo olandese Voorlinden. Tutti colti, indistintamente, dalla stessa pioggia di fiori all’ingresso, quasi un passaggio obbligato, quasi un rituale propiziatorio. Procediamo. Secondo marker: le aggiudicazioni stellari del weekend. Come la Caylus Gallery di Madrid, che ha posizionato una Madonna con Bambino per circa € 1,5 milioni, o ancora la parigina Galerie Sismann – al suo debutto, per giunta – che ha trovato un acquirente per un bronzo progettato dal Buonarroti (per una non meglio precisata «cifra a 6 zeri»). Non esattamente nomi da ogni giorno, come da migliore tradizione.

«Le numerose vendite all’apertura della fiera hanno confermato che TEFAF Maastricht è l’esposizione di 7000 anni di storia dell’arte maggiore del mondo», dichiara con orgoglio Hidde van Seggelen, Presidente di TEFAF. Un’esposizione da 217 gallerie “già viste”, 19 neofite e 20 nazioni rappresentate, per essere precisi. Ed eccola la migliore offerta della selezione, senza limiti di tempo, di spazio, di categoria. A. Aardewerk, specialista in argenteria olandese del XVII e XVIII secolo, ha venduto per oltre € 100.000 uno splendido calice da vino creato nel 1688 da Jan Diamant, ad Haarlem. Per la prima volta alla fiera come espositore, White Cube ha venduto Hove di Antony Gormley per £ 500.000. Ancora, Thomas Coulbourn & Sons ha assegnato un tavolo da té e gioco in legno huanghuali, dal prezzo richiesto di € 100.000, insieme a una cantinetta da vino da € 225.000 e a una coppia di incisioni. E non è da meno la Galerie Le Minotaure, che ha venduto Quatre plans irréguliers à volutes di Sophie Taeuber-Arp, dal prezzo richiesto di € 300.000.

Demisch Danant. Michael Adair. TEFAF Maastricht 2022

«TEFAF Maastricht 2022 segna un grande ritorno sulla scena mondiale dell’arte», è il commento di Alessandra Di Castro. «La vivacità dei visitatori tra gli stand, e lo studio e la ricerca dei galleristi al fine di presentare solo pezzi unici, hanno contribuito all’atmosfera entusiasmante di quest’anno». Qualche nome? D’impatto l’Alessandri Table di Bernardo Buontalenti (1531-1608) offerto da Luca Burzio, e così il dipinto a tinte accese di Kees van Dongen, che fa mostra di sé allo stand di Bailly Gallery. Feedback positivo anche per lo specialista di Old Masters Colnaghi – bellissimo il suo Trionfo di Galatea ad opera di Luca Giordano, da poco riscoperto – il Ritratto di Nobildonna di Rodrigo de Villandrando è passato di mano, nel suo spazio, per € 700.000. Allo stand 350 Trinity Fine Art ha venduto una delle sue opere di maggior rilievo per € 180.000: un Antonio Canova nel suo Studio Circondato dalle sue Sculture, ad opera di Pompeo Calvi. Menzione d’obbligo, poi, per Dr Jörn Günther Rare Books, con l’aggiudicazione delle Decretali di Gregorio IX e di Vite di Uomini e Donne Famosi di Boccaccio per una cifra complessiva che supera € 1 milione.

Ancora uno sguardo alle offerte degli stand, approdiamo tra i tesori del suolo italiano. Booth 456, Mazzoleni mette in dialogo i maestri nostrani con i grandi nomi oltre il confine: «È stata un’emozione unica poter ritornare a esporre le nostre opere a TEFAF Maastricht», rivela a exibart Luigi Mazzoleni, «partecipando all’offerta di un viaggio unico nella storia dell’arte antica e moderna». La risposta del pubblico? «Grande interesse», dice, «per la selezione proposta, da Jean-Paul Riopelle a Georges Mathieu fino a Joan Miró. Ottimi risultati per le opere di Victor Vasarely e Alberto Burri». Ve le mostriamo qui.

Mazzoleni at Tefaf Maastricht, Credits Yosuke Kojima
Georges Mathieu 1921 – 2012 Lasgaroth, 1967 Oil on canvas 116 x 65 cm 45 5/8 x 25 5/8 in
Courtesy Mazzoleni, London – Torino

Maurizio Nobile, che da ottobre ha aperto una nuova sede a Milano, allestisce una curata mise en place che include quattro rari disegni di Giandomenico Tiepolo, Nature morte avec rose di Gino Severini e uno straordinario Nudo femminile di Amedeo Modigliani. TEFAF, spiega, «è il biglietto con il quale ci si presenta al pubblico mondiale». Ultima tappa, l’ampia proposta della sempre impeccabile Bottegantica, che spazia senza indugio da una seducente Odalisca di Francesco Hayez ai fiori tenui di Segantini, passando attraverso il Ritratto di Lady Nanne Schrader di Giovanni Boldini, le Linee andamentali di Giacomo Balla, la Grande Pattinatrice di Giacomo Manzù. C’è tempo fino a giovedì 30 giugno per scoprire dal vivo la terza tappa della maratona delle fiere. Prossimo pit-stop: Masterpiece London Art Fair.

GIANDOMENICO TIEPOLO (Venezia, 1727-1804). Scena di lotta tra una ninfa e un centauro (o Centauro
rapitore). Courtesy Maurizio Nobile
GIANDOMENICO TIEPOLO (Venezia, 1727-1804). Ninfa rapita da un centauro (o Fuga del Centauro rapitore). Courtesy Maurizio Nobile

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