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Prima Christie’s, poi Sotheby’s, ora è il turno di Phillips. E il totale 2021 non lascia spazio a equivoci: $ 1,2 miliardi, di cui $ 993,3 milioni all’incanto e $ 208,2 milioni in transazioni private. Ma anche un impressionante tasso di vendita del 91%, nuovi traguardi d’asta (11 soltanto alla New Now di dicembre), performance straordinarie per il dipartimento Watches (con white gloves sales diffuse tra Ginevra, Hong Kong e New York) e ancora continui successi in Asia, fino all’annuncio di una super sede a Hong Kong (ve ne parlavamo qui).
«Il 2021 si è rivelato un anno storico per Phillips», dichiara Stephen Brooks, che proprio quest’anno ha sostituito Edward Dolman come CEO della società. «Per la prima volta, nei 225 anni di storia dell’azienda, abbiamo superato 1 miliardo di dollari di vendite, raggiungendo al contempo un sell-through rate del 91%. In generale, le nostre sei categorie di aste hanno raggiunto nuovi record […] e le vendite private hanno superato nettamente i livelli pre-pandemia».
Qualche cifra? Di certo l’iconico Pope with Owls di Francis Bacon che, lo scorso novembre, a New York, ha debuttato con un’aggiudicazione da $ 33 milioni – niente male come inizio sotto i riflettori. C’è la bambina imbronciata di Yoshitomo Nara che a Hong Kong, a giugno, ha portato a casa $ 15,9 milioni. E poi ancora Gerhard Richter, con una bella tela a lume di candela del 1984, che ha placato la bidding battle a quota $ 13,1 milioni. Troviamo il fiume tortuoso di Wayne Thiebaud nella top ten di Phillips, andato per $ 9,8 milioni, e così David Hockney, con un dipinto della serie California Dreaming da $ 11 milioni (qui). Menzione d’obbligo, infine, per il mondo degli NFT, che da Phillips ha visto la luce con Replicator di Mad Dog Jones. Risultato: $4,1 milioni (qui).
«La vivacità del mercato è un segnale positivo», è il commento di Cheyenne Westphal, Global Chairwoman, «il mondo ha iniziato a riaprirsi nel 2021 e Phillips ha ulteriormente ampliato e approfondito la propria portata. Continuiamo a monitorare i gusti degli acquirenti, che sono diventati sempre più riflessivi e complessi. Il collezionismo cross-category è ormai una priorità, non solo per i privati, ma anche per i musei di tutto il mondo – lo dimostra Crab Craw Ginger Hawaii di Georgia O’Keeffe, che è stato acquisito dal Long Museum di Shanghai».
Attenzione alla domanda, sensibilità per gli emergenti, un certo occhio per la vernice fresca. E adesso, quali saranno le prossime mosse della maison? Nel 2020, con la sua predizione per il 2021, Phillips ci aveva decisamente preso.