Sala Bolaffi Torino
Buoni risultati sotto il martello di Aste Bolaffi, a Torino. L’incanto di arte moderna e contemporanea del 5 novembre ha registrato un totale di € 1,9 milioni (diritti inclusi) e una percentuale di lotti venduti che sfiora l’80%. Il top lot assoluto? L’arazzo Senza titolo (Segno e disegno) di Alighiero Boetti, anno 1978, protagonista di una serrata bidding battle tra tre collezionisti, dritto fino all’aggiudicazione finale di € 800.000. «Posizionandosi tra i top lot più importanti venduti negli ultimi anni da Aste Bolaffi», dichiara Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi, «l’arazzo di Boetti conferma la nostra capacità di individuare opere d’arte di altissimo livello e renderle visibili ai compratori più raffinati ed esigenti a livello internazionale. Questo eccezionale risultato consolida la crescita della casa d’aste nel mercato dell’arte moderna e contemporanea, che rimane un asset class molto vitale in Europa e nel mondo».
Non solo. Sul podio dei top lot di Aste Bolaffi anche un’altra opera di Boetti, la penna a biro su carta intelata dal titolo Mimetismo, anno 1979, che raggiunge un buon risultato di € 100.000. Al terzo posto invece l’iconica Primavera di Salvo – proprio a Torino, proprio in concomitanza con la maxi mostra alla Pinacoteca Agnelli dedicata all’artista – passata di mano per € 87.500.
Altre aggiudicazioni di rilievo nel corso della vendita: il raffinato studio di Gustav Klimt per il ritratto della dama viennese Sonja Knips esposto al Belvedere di Vienna (lotto 87, € 55.000), la serigrafia di Robert Rauschenberg Star Quarters I-IV (lotto 21, € 37.500), ancora l’opera Il nome di Carmen del 1970 di Emilio Isgrò, le cui celebri cancellature proprio nel 2024 compiono 60 anni (lotto 215, € 35.000). E non sono da meno i due pannelli serigrafati su tela da Giacomo Balla con farfalle e fiori provenienti da Casa Balla a Roma (lotto 6, € 32.500), la rara scultura in terracotta di Ligabue, Albero con cane e gatto, pezzo unico eseguito nel 1952-1953 nella fornace Vecchia di Luzzara con l’argilla della golena del Po (lotto 147, € 31.300) e la punta di piombo su carta di Amedeo Modigliani Tête tournée (lotto 88, € 25.000).
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