Emilio Isgrò, Giacomo Balla, Alberto Savinio, ma anche Fortunato Depero, Renato Birolli, Bruno Munari. Sono tanti i protagonisti dell’incanto di Cambi, una sfilata di nomi italiani e internazionali che tracciano senza indugio le coordinate dell’Arte Moderna e Contemporanea. Quando: mercoledì 6 e giovedì 7 luglio, la seconda data include anche un nucleo di Fotografie d’autore. Dove: nella sede milanese di via San Marco, a due passi da Via Moscova. C’è un’incredibile scultura di Medardo Rosso a guidare il catalogo, una delle teste di fanciullo malinconiche, drammatiche, materiche, che l’artista dipinse durante il suo soggiorno a Parigi (stima: € 200.000 – 250.000). C’è il Missile di Pino Pascali, così simile all’esemplare che da Christie’s, nel 2021, moltiplicava per 18 la sua valutazione iniziale (stima: € 80.000 – 120.000). E non manca Hans Hartung, sempre freddo, graffiante, quasi un lampo violento esploso su un cielo scuro, che con l’acrilico T1961-H20 punta dritto a € 60.000 – 80.000.
Non solo. Tra i protagonisti dell’incanto anche Ivanhoe Gambini, «un artista straordinario di cui non si sente mai parlare», dice Daniele Palazzoli, specialista del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea. E aggiunge, a proposito di Arresto d’elica del 1930: «Forse è addirittura la prima volta che una sua opera viene battuta in asta». A questo proposito: una strategia per valorizzare i nomi meno altisonanti, meno “pop” del mercato? «Si cerca», rivela ancora a exibart, insieme all’esperta Michela Scotti, «di costruire una scheda che vada oltre il quadro presentato e che cerchi di parlare un po’ del percorso dell’artista, in modo che si capisca la sua storia (e la sua poetica), che susciti l’attenzione dei fruitori della vendita da un punto di vista commerciale attraverso la riscoperta dell’autore». Il risultato finale: un’opera apprezzata anche da Caproni, pioniere dell’aeronautica e grande amico dei futuristi aeropittori, che fa il paio con la bella mostra in corso a Fontanellato, Dall’alto, al Labirinto della Masone (stima: € 18.000 – 22.000).
Altri lotti in catalogo. Certamente Dioniso e le Baccanti di Enrico Prampolini, uno dei pannelli tratti delle decorazioni murali dell’abitazione Robilant a Roma (stima: € 25.000 – 35.000), o ancora Metamorfosi degli dei o Il trionfo della civiltà meccanica del 1929 (stima: € 60.000 – 80.000). D’impatto l’olio All’osteria ad opera di Mario Sironi, sempre massiccio, quasi statuario nei suoi cupi volumi (stima: € 65.000 – 85.000). E menzioniamo senz’altro anche Gino Severini tra gli highlights della sessione, la sua Natura morta con galli e pesci del 1937 potrebbe raggiungere quota € 50.000. Una selezione di lavori di Giorgio Morandi, di Filippo De Pisis, Pannocchia di Renato Guttuso (stima: € 18.000 – 22.000), le tinte antiche di Massimo Campigli delle Figure nelle nicchie (stima: € 25.000 – 35.000). E poi il collage Running Fence (Project for Sonoma and Marine County, State of California) di Christo (stima: € 70.000 – 90.000), un Rilievo di Getulio Alviani del 1964 (stima: € 120.000 – 180.000), un bel trio di cariatidi emblematico della fase neocubista di Leoncillo, di quelli che Roberto Longhi reputava «tra i pochi fatti nuovi della scultura italiana». La fascia di prezzi? «Da una stima minima di circa € 1.000 fino ai € 200.000 del Medardo Rosso», è la risposta degli esperti.
Un pronostico dell’incanto: «Data la qualità della vendita e del riscontro da parte del pubblico», concludono da Cambi, «le aspettative sono di ottenere ottimi risultati». Appuntamento a domani, ore 15, per il verdetto finale.
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