Di TEFAF 2024 (dal 9 al 14 marzo) vi abbiamo già anticipato in questo articolo, 7 millenni di storia dell’arte racchiusi in 270 stand da 22 Paesi, senza limiti tra antichità e manufatti del presente, tutti concentrati sotto il cielo plumbeo di Maastricht. Adesso un’altra novità: la super fiera olandese annuncia il primo TEFAF Summit, un evento annuale in collaborazione con la Commissione Olandese per l’UNESCO, con l’obiettivo di approfondire il tema del patrimonio e le sue sfide nel mondo della cultura. Alcuni topic: l’assistenza ai beni culturali in situazioni di conflitto, il cambiamento climatico, il turismo, vari fattori economici. E quale migliore teatro, se non la fiera che mette in dialogo ogni settore della storia.
Tra i protagonisti del summit, una lista di eminenti studiosi e influenti stakeholders provenienti da vari settori – patrimonio culturale, arte, mondo accademico, istituzioni governative e non governative in primissima linea – per sviluppare «conversazioni costruttive su questioni cruciali legate al patrimonio culturale». Parola agli organizzatori: «TEFAF Summit», spiegano, «si propone come una piattaforma per sviluppare una riflessione significativa e intende pertanto sensibilizzare e promuovere soluzioni concrete per la salvaguardia dei tesori culturali e del patrimonio inestimabile del nostro pianeta».
Prospettive eterogenee, obiettivi comuni. Saranno diverse le organizzazioni partner chiamate a TEFAF Summit per approfondire argomenti rilevanti: la Commissione Olandese per l’UNESCO esplorerà il potere unificante della cultura nel promuovere la pace; Cultural Emergency Response metterà l’accento sul patrimonio immateriale e la natura incentrata sulle persone del patrimonio culturale in situazioni di crisi; il World Monuments Fund ospiterà una conversazione sulla collaborazione tra le varie organizzazioni coinvolte, mentre la discussione conclusiva si concentrerà sull’importanza della collaborazione e degli sforzi congiunti tra le parti interessate sia pubbliche che private per la salvaguardia sostenibile del patrimonio culturale. Tutti i dettagli saranno rivelati a pochi giorni dal gong di inizio.
Non solo. Tra le novità della 37esima edizione, anche una mostra speciale. Insieme a Venetian Heritage, l’importante fondazione internazionale senza scopo di lucro che sostiene progetti culturali attraverso restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche, Tefaf 2024 mette in scena Venetian Heritage per il Museo Ca’ d’Oro. Sotto la guida di Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, del Chairman e Presidente Peter Marino a New York e della Presidente Valentina Nasi a Venezia, la mostra di prestiti di TEFAF mirerà a promuovere la collezione permanente del museo della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro e il suo progetto di restauro e rinnovamento. Qualche anticipazione dei tesori che saranno esposti: l’iconico doppio ritratto in marmo di Tullio Lombardo, un magnifico rilievo in bronzo del Riccio raffigurante l’Elemosina di San Martino e un prezioso piccolo pannello di Jan van Eyck e bottega raffigurante la Crocifissione.
«L’operazione», rivela un comunicato ufficiale, «coniuga appieno la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale e costituisce una testimonianza di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, che vede coinvolta la Direzione regionale Musei Veneto/Ministero Italiano della Cultura e la Fondazione Venetian Heritage». L’appuntamento si riverbera da Maastricht a Venezia, parole d’ordine: tutela e valorizzazione.
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