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Fine dei giochi per Art Basel Miami Beach 2024. È stata la prima edizione diretta da Bridget Finn, ha riunito 286 gallerie da 38 Paesi, ha registrato oltre 75.000 ingressi tra i patinatissimi giorni VIP e apertura al pubblico – inclusi come sempre importanti mecenati, collezionisti e rappresentanti di oltre 230 musei e fondazioni da tutto il mondo. «Sono estremamente orgogliosa delle innovazioni che abbiamo introdotto quest’anno», dichiara a caldo Finn, «dal riposizionamento e dalla riconcettualizzazione di Meridians al lancio di un nuovo modello di stand, che ci ha permesso di accogliere molte nuove voci e prospettive vitali nel settore principale della mostra». Ve ne parlavamo qui, a poche ore dall’apertura: ad attirare le gallerie, quest’anno, c’era l’agevolazione del minimum-size booth (un nuovo spazio di dimensioni minime, quindi più accessibile), nonché il già conclamato stand in condivisione, che debuttava ad Art Basel nel 2019, l’anno della banana d’oro. Non solo: le gallerie hanno beneficiato di uno sliding scale pricing system, leggi: più sei grande, più paghi al metro quadro. «In generale, le gallerie hanno presentato proposte davvero ambiziose, rare e in alcuni casi che hanno definito la carriera e il canone, che sono state inserite in collezioni di prim’ordine e hanno innescato importanti conversazioni future per il mondo dell’arte. Sono profondamente grata per la fiducia che mi hanno accordato per la mia prima edizione».
Le vendite? È arrivata puntuale come sempre la lista dei risultati milionari delle gallerie, da Art Basel Miami Beach 2024. Come Gladstone Gallery (New York, Brussels, Seoul, Los Angeles, Beijing), che rivela tra gli altri Harbor Nurse di Richard Prince andato per $ 4,5 milioni, un Keith Haring per $ 2 milioni, Ji la grosse tête di Jean Dubuffet per $ 1,5 milioni. «Abbiamo riscontrato vendite massive in questa settimana», commenta Max Falkenstein, Partner, Gladston Gallery, «hanno spaziato tra lavori storicizzati e contemporanei e tra un ampio range di medium, con posizionamenti in collezioni private e in importanti collezioni istituzionali. I collezionisti erano particolarmente coinvolti e si sono presi del tempo per uno sguardo più ravvicinato, il che si traduce con un mercato meno frenetico e più robusto». Il gigante blue-chip Hauser & Wirth (Zurich, Paris, Hong Kong, Ciutadella de Menorca, Gstaad, Sankt Moritz, London, Somerset, Los Angeles, New York, West Hollywood) riporta tra le altre le vendite di un David Hammons per $ 4,75 milioni, un recentissimo Female Portrait Abstraction di George Condo per $ 2,5 milioni, Untitled del 1986 di Ed Clark piazzato per $ 1,4 milioni. «Dopo una stagione difficile», dichiara Marc Payot, Presidente di Hauser & Wirth, «è come se le nuvole si fossero dissipate e il perfetto cielo blu di Miami rispecchiasse il mood del mondo dell’arte – ben mosso e del tutto impegnato, ben diverso dall’eccessiva frenesia del passato».
Solo per segnalare i numeri più eclatanti – l’elenco delle vendite è fitto, già a partire dai giorni di preview. Da Kasmin (New York) Regina Terra (#179) di Mark Ryden trova casa per $ 1,5 milioni, mentre Pace Gallery, con sedi tra New York, London, Hong Kong, Seoul, Geneva, Los Angeles e Tokyo, assegna Whispering Wind di Sam Gilliam per $ 1 milione e Response di Lee Ufan per $ 900,000. Vedovi Gallery (Brussels) rivela un lavoro di Ed Ruscha passato di mano nel range di $ 1 milione, Goodman Gallery (Johannesburg, Cape Town, London, New York) vende There Were No Books di William Kentridge per $ 525,000, da GRAY (Chicago, New York) Juana di Jaume Plensa trova un acquirente per $ 825.000, Xavier Hufkens (Brussels) dichiara un dipinto di Nicolas Party venduto intorno ai $ 600.000, da Almine Rech (Paris, Brussels, London, New York, Shanghai) un lavoro di Tom Wesselmann va per $ 1,2-1,5 milioni, Dresdner Frauen – Die Elbe di Georg Baselitz sfila da Thaddaeus Ropac (Paris, Salzburg, London, Seoul) per € 2,5 milioni.
Non mancano i nomi italiani. Cardi Gallery (Milano, Londra), vende tra gli altri Ecce fumo di Roberto Matta per $ 290.000, Omaggio a Matisse di Carla Accardi per € 140.000 e una serie di lavori di Davide Balliano nel range di € 30.000-50.000. Kaufmann repetto (Milano, New York) riporta tra gli altri due lavori di Latifa Echakhch andati ciascuno per € 120.000 e un Katherine Bradford da $ 100.000. Tra le vendite di Continua (San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Habana, Roma, São Paulo, Paris, Dubai) si segnalano sul podio Physichromie 637 di Carlos Cruz-Diez ($ 695,000), Pillar di Ai Weiwei ($ 300.000) e Color and light di Michelangelo Pistoletto ($ 200.000 «to a private collection», specificano dalla galleria). E a proposito di colossi italiani, MASSIMODECARLO vende Activated Light di Jennifer Guidi per $ 350.000, un Jonathan Gardner per $ 185.000 e un Rob Pruitt per $ 175.000. Si chiude il sipario. Su Art Basel Miami Beach, edizione 2024, e sulle maxi fiere d’arte in giro per il globo.