Monaco Art Week, vale a dire la settimana calda dell’arte in Costa Azzurra. Quando: da oggi (martedì 2 luglio) fino a domenica. E poi anche oltre, in realtà, con una serie di aste sparpagliate tra le case d’aste in città – gioielli, orologi e borse di lusso in primissima linea. «Questo evento», spiega Louise Gréther, Presidente della Monaco Art Week, «è stato concepito per promuovere la posizione del Principato nell’industria dell’arte e siamo lieti di vedere che sta crescendo sempre di più». Sguardo agli appuntamenti da non perdere.
Si parte dal nucleo della kermesse, l’ottava edizione di artmonte-carlo (la prima si svolgeva nel lontano 2016). Quest’anno si terrà il 6 e il 7 luglio sotto la direzione di Charlotte Diwan al Grimaldi Forum di Monaco, con la selezione di arte moderna e contemporanea di ben 27 gallerie. Tra gli espositori, grandi nomi internazionali come Perrotin, Mennour, Van de Weghe, Hauser & Wirth e Kamil Art Gallery, ma non mancano le gallerie nostrane (o con sede in Italia), a iniziare da Cortesi Gallery, Galleria Franco Noero, Poggiali, ML Fine Art, Robilant+Voena, Richard Saltoun Gallery e 193 Gallery.
Seconda tappa, una mostra d’eccezione. E di qualità museale. In collaborazione con la Tate, a partire dal 6 luglio, il Grimaldi Forum di Monaco ospita la grande esposizione dedicata al genio di William Turner – ma in dialogo con una trentina di artisti contemporanei, tra cui John Akomfrah, Olafur Eliasson, Richard Long, Cornelia Parker, Katie Paterson, Mark Rothko e Jessica Warboys. «Un invito al viaggio attraverso le rappresentazioni del mondo di Joseph Mallord William Turner in una modalità sublime, dai suoi paesaggi alle esplorazioni di luce e atmosfera di cui fu pioniere e maestro», dicono gli organizzatori. In scena fino al 1° settembre.
La super galleria Almine Rech, con sedi sparse da una parte all’altra del globo, ha inaugurato nel maggio 2024 un nuovo spazio nel Principato, al numero 20 di avenue de la Costa. «Il Principato di Monaco ha storicamente affascinato artisti e collezionisti d’arte dall’inizio del XX secolo a oggi», ha dichiarato Almine Rech. «In questo invitante contesto culturale, la galleria è presente a Monaco da alcuni anni, partecipando alla fiera d’arte artmonte-carlo e coltivando legami con collezionisti, istituzioni e altro ancora. Sono lieta di dare il benvenuto a tutti loro in questo nuovo spazio, che consente alla galleria di sviluppare ulteriormente le sue relazioni durature all’interno della città e dei suoi dintorni». Ebbene, non poteva mancare una nuova mostra in occasione della Art Week: dal 2 luglio fino al 24 agosto, la galleria porta in scena Nature’s Reflection, un confronto tra artisti che riflettono senza limiti sul tema della natura. Alcuni nomi? Miquel Barceló, Jean-Baptiste Bernadet, Johan Creten, Eric Croes, Gregor Hildebrandt, John McAllister, Anthony Miler, Tia-Thuy Nguyen, Ugo Rondinone e Thu-Van Tran.
Tornano puntuali anche gli appuntamenti di Artcurial, che si stabilisce ancora una volta nell’emblematico Hôtel Hermitage Monte-Carlo, dal 6 al 10 luglio. Le aste in programma: una selezione esclusiva dei dipartimenti di Horlogerie de collection (8 luglio), Joaillerie (9 luglio), Hermès & Borse di Lusso (10 luglio), e poi ancora Automobilia, con la collezione di cimeli dei mitici Stars’N’Bars (8 luglio). E non manca anche quest’anno Monaco Sculptures, con la tradizionale mostra (e successiva vendita) di sculture a cielo aperto che giunge alla sua V edizione. Alcuni lotti da segnalare: Fanny Fanny di Cèsar (stima: € 400.000-500.000), Animaux Accouplés di André Masson (stima: € 60.000-80.000), La Vénus d’Alexandrie di Yves Klein (stima: € 70.000-90.000), Infanta Margarita di Manolo Valdés (stima: € 200.000-300.000).
C’è la mostra da Moretti Fine Art, in collaborazione con Julian Solms, tra gli appuntamenti da non perdere della Monaco Art Week. Il titolo è There was light, apre al pubblico il 3 luglio, perfettamente in linea con la settimana calda del Principato. Il soggetto? Ancora un dialogo tra opere – solo apparentemente – lontane tra loro: da un lato le composizioni astratte e cromaticamente cariche di Ingeborg zu Schleswig-Holstein, dall’altro le opere su fondo oro dei maestri Simone dei Crocifissi, Barnaba da Modena e Arrigo di Niccolò. «Separati da tempo, luogo e pratica, questi dipinti stabiliscono una sorprendente e notevole risonanza tra loro». Fino al 26 luglio.
Ancora un pit-stop tra le proposte della Monaco Art Week 2024, siamo da Hauser & Wirth. La proposta di quest’anno: le monumentali opere di Larry Bell degli anni ’70, con un focus particolare sui suoi grandi pannelli di vetro, ben distanti dalle precedenti sculture con struttura in metallo. «Sebbene tendiamo a pensare al vetro come a una finestra», diceva l’artista, «si tratta di un liquido solido che ha contemporaneamente tre qualità distintive: riflette la luce, la assorbe e la trasmette, tutto allo stesso tempo». All’esterno, invece, nei Jardins des Boulingrins, verrà esposta la grande scultura The Blue Gate – ben più recente, è datata 2021, e mostra a contrasti di viola, blu e ametista lo sviluppo della pratica di Bell. Dove? Al numero 1 Place du Casino. Fino al 31 agosto.
Sono due gli appuntamenti – e le rispettive esposizioni – previsti da Wannenes, all’Hotel Metropole. Una è Bijoux et sacs de Luxe, dedicata l’8 e il 9 luglio ai gioielli, il 9 luglio alle borse griffate. Qui segnaliamo, tra gli altri lotti, una splendida spilla Cartier degli anni ‘80 a mo’ di pantera, esemplare in platino di quella famosa serie iniziata da Jeanne Toussaint, direttrice dell’alta gioielleria della maison dal 1933. La stima? € 25.000-35.000. L’altro appuntamento è Montres Rares, in data 8 luglio, con una ricca selezione di orologi preziosi e grandi firme. A partire da un Rolex Cosmograph Daytona Ref. 6239 Paul Newman, in 18K yellow gold, anno 1969. Valutazione pre-incanto: € 350.000-450.000.
Presentato dal celebre branditore e mercante d’arte Simon de Pury, il dibattito darà voce a Hilde Lynn Helphenstein, in arte Jerry Gogosian (il suo account Instagram conta 139mila followers e 0 seguiti), e l’artista, critico e docente Kenny Schachter, che il panorama dell’art market internazionale lo conosce a menadito e lo racconta da anni, a partire dagli articoli graffianti su Artnet. Quando: giovedì 4 luglio. Dove: in Place du Casino Auditorium 9, ore 11.
Ancora una conferenza, stavolta in trasferta. Quando? Mercoledì 3 giugno, ore 19:15. Dove, A Saint-Paul-de-Vence. Qui la casa d’aste Christie’s celebra e racconta i 60 anni della Fondation Maeght: vale a dire la prima fondazione d’arte moderna e contemporanea in Francia, inaugurata da una coppia visionaria, Marguerite e Aimé Maeght, capace di creare per gli artisti (e con gli artisti) uno spazio espositivo senza eguali. Giganti dell’arte del Novecento come Joan Miró, Marc Chagall, Alberto Giacometti, Georges Braque, Alexander Calder e Fernand Léger trovarono in questi spazi l’ispirazione ideale per creare, e oggi le stanze e i giardini interagiscono ovunque in perfetta armonia, di fronte al villaggio di Saint-Paul de Vence. Da segnare in agenda, e nell’itinerario di viaggio.
Pablo Picasso, Marc Chagall, Niki de Saint Phalle, Hans Hartung, Fernando Botero. Che cosa hanno in comune? Tutti sono transitati, più o meno a lungo, più o meno continuativamente, per la Costa Azzurra, tutti si sono lasciati ispirare dalla storia, la cultura, il clima mite e luce dorata della Côte. Nel 1946 Pablo Picasso lasciava Parigi per Antibes, dove trascorse tre mesi, lavorando instancabilmente nel castello Grimaldi. Tre anni più tardi, Marc Chagall acquistava una casa vicino a Vence, e lì incontrò molti artisti tra cui Henri Matisse, Fernand Léger, Alexander Calder e Joan Miró. Ed ecco la mostra da Opera Gallery, al Palais de la Scala 1, Av. Henry Dunant, il titolo è The Monaco Masters Show: La Côte d’Azur, terre d’inspiration. Fino al 31 agosto.
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