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L’annuncio sembra un po’ sotto tono rispetto al dovuto, ma per gli appassionati l’evento è grandioso. Dopo oltre dieci anni una scena di paesaggio dipinta da Paul Cézanne arriva sul mercato il prossimo 4 febbraio da Christie’s a Londra. L’opera proviene dalla famiglia del collezionista britannico Samuel Courtauld, che, dopo aver esposto l’opera dal 1985 allo scorso anno al Museo Fitzwilliam di Cambridge, ha deciso di metterla in vendita. Vue sur l’Estaque et le Château d’If, dipinta tra il 1883-1885 è stata stimata tra gli 8 ai 12 milioni di sterline, e volendo considerare anche le molte sorprese che le serate londinesi solitamente riservano, sarà difficile che la cifra finale che l’opera raggiungerà sia simile a quella memorabile dei Giocatori di carte. Era il “lontano” 2011 quando il famoso dipinto passò dalla collezione del magnate greco George Embiricos al Qatar per oltre 259 milioni di dollari segnando un record mondiale nelle vendite di dipinti. In soli quattro anni, le cose per Cézanne sembrano molte cambiate.
Se fino agli anni Ottanta le cifre sborsate per Cézanne, e gli Impressionisti in genere, nelle aste erano molto alte, le ultime vendite da record si sono verificate sempre in trattative private. Comprare un dipinto così storicizzato significa acquistarne anche il potere culturale, nel caso del Qatar ad esempio voleva dire entrare a far parte di una cerchia ristretta. Le altre quattro copie del dipinto sono tutte conservate in musei del calibro del Museo D’Orsay e del MoMA.
Il mercato dell’arte, come ogni sfumatura del mercato del lusso che si rispetti, è schiavo delle mode. Se gli Impressionisti ed i post Impressionisti sembrano vivere un momento di calo in Occidente, lasciando spazio per record ai più chiacchierati e pop Koons, Warhol e Basquiat, l’Oriente si affaccia su questa fetta di mercato, approfittando anche del calo delle stime e conquistando per cifre milionarie i simboli storici dell’arte mondiale.