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Ancora un guerriero, colto stavolta nella sua armatura color rosso fuoco. Dopo la vendita di Warrior della competitor Christie’s – $41,7 milioni, l’opera d’arte occidentale più costosa mai aggiudicata in Asia – Sotheby’s annuncia la messa all’asta di un altro capolavoro di Jean-Michel Basquiat, punta di diamante della Hong Kong Contemporary Art Evening Sale del prossimo 9 ottobre. La stima, in questa manche, è di US$19-25 milioni (HK$150-200 milioni).
Una vera e propria icona, per usare la definizione di Marc Meyer, un eroe di quasi due metri che emerge dallo sfondo informe brandendo, impavido, una spada. Ha 22 anni, Basquiat, quando realizza la sua serie di grandi figure, tutte fiere, impettite. Conosce bene il Brooklyn Museum e il Metropolitan di New York, li visita sempre volentieri, ma crede ormai che i personaggi di quelle sale non lo rappresentino appieno. E allora non resta che crearne di nuovi, nuovi idoli da ammirare – stavolta, però, a propria immagine e somiglianza. «Uso il “nero” come protagonista perché sono nero», diceva, «è per questo che lo uso come soggetto principale in tutti i quadri».
Il risultato? I dipinti più emblematici della sua riconoscibilissima produzione. Realizzato nel 1982, l’annus mirabilis di Basquiat, esposto alla mostra alla Vrej Baghoomian Gallery di New York nel 1989 e in asta per la prima volta il prossimo ottobre, Red Warrior «può essere interpretato come un autoritratto», spiegano gli esperti di Sotheby’s, «come un simbolo trionfale dell’artista nero che vince l’oppressore invisibile all’interno dell’immagine, riuscendo in un mondo dell’arte che era prevalentemente bianco».
Se è vero che il 2021 è un anno eccezionale per il mercato di Basquiat, con un totale d’asta di $303,5 milioni generato solo nel I semestre (qui), abbiamo motivo di credere che anche il guerriero in rosso regalerà belle sorprese. E con lui i lavori di artisti come Nicolas Party, Amoako Boafo, Loie Hollowell, Roy Lichtenstein, Liu Wei, pronti a sfilare, a ottobre, sotto il martello di Sotheby’s. Appuntamento a Hong Kong, allora, per scoprire gli esiti della Contemporary Art Evening Sale.