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Warhol ed i suoi ritratti seriali stavolta non c’entrano niente. Ad andare all’asta il prossimo 15 dicembre da Sotheby’s è una lettera scritta dal leader cinese datata primo dicembre 1937.
Indirizzata al britannico Clement Attlee, politico del partito laburista, è una delle prime lettere partite scritte da Mao per riallacciare i rapporti con l’Occidente, attraverso una richiesta d’aiuto molto precisa.
Partita dallo Yan’an, una zona remota del nord-ovest della Cina, dove i comunisti avevano stabilito il quartier generale dopo l’invasione giapponese del paese, la missiva chiede assistenza urgente dagli inglesi nella guerra contro l’imperialismo giapponese.
In uno dei passaggi chiave, dopo affermazioni di solidarietà verso i britannici, si legge: “Crediamo che quando il popolo britannico saprà la verità sull’aggressione giapponese in Cina, aumenterà il suo sostegno al popolo cinese, organizzerà assistenza pratica per loro conto, e costringerà il proprio governo ad adottare una politica di resistenza attiva contro un pericolo che li minaccia in ultima analisi, non meno di quanto minacci noi”. E si conclude con il motto “Viva il Fronte della Pace delle Nazioni democratiche contro il fascismo e la guerra imperialista.”, ma ancora più importante è la firma di Mao, rarissima da trovare nelle sue comunicazioni.
Per questo motivo la lettera è stimata tra le 100mila e i 150mila sterline, una cifra da capogiro, e che poco si addice ad un comunista vecchio stampo. (Roberta Pucci)