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C’è un nuovo artista nel mondo del mercato che darà del filo da torcere ai giovani e storici concorrenti.
Un gruppo composto da 29 dipinti è stato messo all’incanto in un’asta di beneficenza a San Francisco qualche giorno fa, ed il dipinto più caro ha ricevuto l’offerta vincente di 8mila dollari.
Ma chi è il misterioso autore? Tutti i lavori sono frutto dell’intelligenza artificiale di Google.
I dipinti vengono creati utilizzando i computer di Google attraverso un processo che i creatori hanno soprannominato “Inceptionism”, in riferimento all’”architettura della rete neurale” utilizzata nel progetto. Sulla base di quello che le reti neurali posso imparare, riescono a creare nuove opere d’arte. È essenziale anche il contributo degli undici ingegneri di Google e gli artisti che eseguono il programma: quando la rete inizia a identificare una particolare immagine, gli operatori possono fornirgli immagini che incoraggino questa percezione.
Il team ha sviluppato tecniche che possono essere utilizzate per creare immagini uniche, come i frattali, o per generare un nuovo lavoro ispirato ad una pittura esistente, creando scene surreali e simili a dei sogni o a dei paesaggi alieni.
L’arte quindi non è più solo appannaggio degli esseri umani, oggi anche i computer possono essere artisti, e rubare la scena a molti emergenti. (Roberta Pucci)
[…] un’opera realizzata con questa tecnica, o meglio tecnologia, il Portrait of Edmond de Belamy, fu venduta da Christie’s New York per 432mila dollari (ma c’è anche l’intelligenza artificiale che replica le opere in stile […]