Phillips ha inaugurato una nuova sede a Southampton, uno spazio su due piani nellâex municipio della cittĂ . Gli architetti dello studioMDA, fondato da Markus Dochantschi nel 2002, hanno ridisegnato la location storica, per adattarla alle esigenze della casa dâaste e delle sue future esposizioni, che non hanno tardato ad aprire al pubblico.
«Abbiamo assistito a un cambiamento sismico sia nel mondo dellâarte che nellâecosistema di New York», afferma Edward Dolman, CEO di Phillips. «La nostra nuova sede di Southampton consentirĂ di vedere, in modo piĂč intimo, opere dâarte, gioielli e orologi eccezionali, nonchĂ© la flessibilitĂ per i nostri migliori collezionisti di sperimentare le opere dâarte di persona. Lâesperienza visceraleâ, prosegue, âĂš ancora un elemento fondamentale nellâapprezzamento dellâarte». Ed ecco che, a seguito del terremoto sanitario ed economico che ha scosso la cittĂ di New York, anche Phillips â come Pace, Skarstedt, Sothebyâs e molti altri â insegue i grandi collezionisti negli Hamptons, dove in molti si sono rifugiati in tempo di pandemia. Maometto va alla montagna, insomma; e lo fa in grande stile, con una serie di mostre che introducono il pubblico alla prossima stagione, quasi a ricordargli che la vita tornerĂ quella di sempre, e con questa anche le dinamiche del mercato.
A tagliare il nastro rosso in 1 Hampton Road Ăš una mostra di arte contemporanea e del XX secolo, che dal 14 agosto presenta nellâavamposto di Southampton alcuni degli highlights dellâautunno. A troneggiare tra le 70 opere esposte Ăš senza dubbio Portrait of A-One AKA King di Jean-Michel Basquiat, un omaggio al celebre graffitista A-One stimato tra i 10 e i 15 milioni di dollari: «Unâopera esemplare», ha dichiarato Cheyenne Westphal, Presidente di Phillips, «realizzata allâapice della carriera di Basquiat e dipinta nel 1982, quando lâartista produceva importanti opere dâarte, libero dai vincoli e dalle pressioni dei galleristi e del mercato. Questo ritratto Ăš stato a lungo riconosciuto in tutto il mondo per il suo significato. La sua inclusione nella nostra vendita serale di novembre segna la prima volta in oltre tre decenni che lâopera sarĂ offerta al pubblico». Lâopera, esposta recentemente alla mostra Keith Haring | Jean-Michel Basquiat: Crossing Lines della National Gallery of Victoria, Ăš appartenuta a lungo alla famiglia Mugrabi, i grandi collezionisti di Andy Warhol, prima di passare nelle mani di un anonimo circa tre anni fa.
Un curriculum di tutto rispetto, insomma, che lascia presagire una battaglia a colpi di rilanci per il prossimo novembre. E, in effetti, la vendita del capolavoro di Basquiat si prospetta piuttosto gustosa, specialmente alla luce degli ultimi record: lo scorso giugno, allâasta ibrida di Sothebyâs, una testa su carta senza titolo Ăš stata battuta per 15,2 milioni di dollari, superando il traguardo di 13,6 milioni detenuto da unâaltra opera su carta dellâartista; e, ancora, LoĂŻc Gouzer, il genio delle aste, ha venduto un Basquiat da 10,8 milioni di dollari sulla sua nuova app Fair Warning (ve ne parlavamo qui), mettendo a tacere i conservatori piĂč scettici, che ancora si interrogano sulle potenzialitĂ delle vendite online a tanti zeri.
Una partenza col botto, niente da dire, anche perchĂ©, insieme a Portrait of A-One AKA King, sfileranno opere di artisti come Ruth Asawa, Joan MirĂČ, Robert Rauschenberg, Pablo Picasso e Jean DuBuffet. E si tratta soltanto del primo appuntamento organizzato nella nuova location della casa dâaste, che promette un calendario molto vario: «Siamo orgogliosi di estendere la nostra missione di celebrare artisti di tutto il mondo», si legge sul sito ufficiale di Phillips, «per sostenere la fiorente scena culturale dellâEast End di Long Island [âŠ], con un programma a rotazione di mostre ed eventi appositamente curati per tutto lâautunno 2020».
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