27 settembre 2024

Vendere i vasi con i coperchi. La strana storia di due lotti all’incanto

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Sotheby’s mette all’asta una coppia di vasi della dinastia Ming con stima fino a un milione. Ecco perché sono così speciali

A magnificent and exceptionally rare pair of wucai 'fish' jars and covers, Marks and period of Jiajing. Courtesy of Sotheby's

Una strana coppia di vasi cinesi va in vendita da Sotheby’s. Questo autunno, la casa d’aste offrirà due fish jars (“vasi a forma di pesce”) della dinastia Ming del XVI secolo, furono realizzati per l’imperatore Jiajing (1522-1566) e saranno offerti con una stima di £ 600.000-1 milione. Ma perché questi numeri fuori dal normale? La particolarità sta nella loro rarità: si tratta della prima apparizione in asta di una coppia completa con coperchio. Si sa che solo un altro paio di vasi analoghi sia arrivato fino a noi, li custodisce il Musée Guimet di Parigi; e si sa che solo tre vasi singoli in mani private, in generale, abbiano conservato il coperchio. Ecco spiegato perchè i “vasi a forma di pesce” saranno il lotto principale della vendita di arte cinese di Sotheby’s a Londra, il prossimo 6 novembre. «Poiché nessun’altra coppia completa è mai stata messa all’asta», spiega Gordon Lo, Head of Sotheby’s Chinese Art Sale, «la loro comparsa è destinata a suscitare un’ondata di eccitazione tra i collezionisti».

Anche la loro provenienza ha qualcosa di straordinario. Arrivano all’asta dalla collezione di una famiglia tedesca, dove sono rimasti per circa un secolo, e la loro sopravvivenza è a dir poco miracolosa. I vasi furono portati in salvo insieme alla collezione d’arte della famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale, prima che la casa venisse distrutta. Una fotografia illustrata in una rivista tedesca di arte e interni dell’epoca, pubblicata nel 1926, mostra i due esemplari esposti nella “stanza delle donne”. Saranno poi rivisti nel soggiorno di famiglia in un articolo sulla villa dopo la sua ricostruzione, nei primi anni ’50.

In generale, i fish jars realizzati durante il regno di Jiajing rappresentarono una svolta importante nella produzione della porcellana, il vero e proprio apice degli artigiani delle fornaci imperiali. «La porcellana decorata in policromia non era una novità nel regno di Jiajing», spiegano da Sotheby’s, «ma le fornaci di Jingdezhen, nella provincia di Jiangxi, non avevano mai raggiunto nulla che si avvicinasse alla grandiosità dei “vasi a forma di pesce” prodotti durante questo periodo». Per quanto riguarda la figura del pesce e il suo significato, tutto si riconduce al fatto che l’imperatore fosse un devoto taoista: il pesce, simbolo di libertà dalle restrizioni, giocava un ruolo importante nel pensiero taoista, era considerato simbolo di una vita felice e spensierata in sintonia con la natura. Ora sarà l’asta di Sotheby’s a decretarne il valore, oltre mezzo millennio dopo.

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