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Il gallerista Thaddaeus Ropac si è assicurato l’ambita attività di rappresentare l’Archivio del rivoluzionario artista tedesco Joseph Beuys. Pochi saranno sopresi data la lunga storia che legava l’artista al gallerista austriaco. Nei primi anni ’80, il mercante d’arte austriaco voleva essere un artista. Nel 1981 Thaddaeus Ropac, allora 18enne, andò con i suoi compagni di classe al museo d’arte moderna di Vienna, dove era esposto il Basisraum Nasse Wäsche di Joseph Beuys (1979), installazione che comporta del bucato bagnato, un secchio di grasso e lunghe grondaie in metallo. L’impatto non fu positivo.
Ma Ropac iniziò a studiare l’artista e alla fine andò a vederlo parlare a Vienna, dove venne affascinato dall’aura di Beuys, la sua volontà di trasformare la sua vita nella sua arte. Ropac gli scrisse una lettera in cui supplicava di essere considerato, e Beuys lo prese come stagista. Durante la preparazione della mostra di Beyus presso il Martin-Gropius-Bau a Berlino Ropac diventò uno dei suoi assistenti il cui ruolo consisteva nell’”andare in giro e portare la birra”.
Dopo 30 anni il legame tra Ropac e Beuys è diventato ufficiale. Il gallerista ha celebrato questo nuovo accordo con l’Archivio Beuys con una mostra, aperta fino al 16 giugno nella sua sede londinese. Questa è ma mostra più importante di Beuys nel Regno Unito degli ultimi 10anni, con sculture in vendita per ben 10 milioni di sterline, oltre 10 volte il record d’asta dell’artista del 2016 di 854mila sterline. Questo aumento dei prezzi riflette il volume delle vendite private in cui le opere vendono abitualmente per cifre comprese tra 10 milioni e 20 milioni.