Questi giorni sono difficili per tutti e lo saranno ancora di più in futuro, quando l’emergenza Coronavirus sarà alle nostre spalle e saremo costretti a guardare cosa ci è rimasto e a pensare a come andare avanti. E non stupisce che siano proprio i settori dell’arte, della cultura e del turismo, endemicamente instabili soprattutto in Italia – il Paese che «noi si potrebbe vivere solo di bellezza e turismo», ah – ad aver risentito di questa situazione di estrema instabilità , estesa a livello globale. Ma piangere su anni di lavoro sfruttato e poco tutelato è utile solo a capire come poter migliorare. In attesa di capire come andrà a finire, il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge, denominato Cura Italia, stanziando 25 miliardi, di cui tre e mezzo per la sanità e dieci per il lavoro, per contrastare il lockdown delle attività produttive non essenziali, tra cui cultura e turismo.
«Possiamo parlare di modello italiano non solo per il contenimento del contagio sul piano sanitario, ma anche per quanto riguarda la politica economica per far fonte a questa grande emergenza. Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un’alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga protettiva per famiglie, imprese e lavoratori e vogliamo che l’Europa ci segua», ha dichiarato il Premier Giuseppe Conte.
In questa occasione sono state approvate ulteriori misure per sostenere, tra gli altri, i lavoratori e le imprese del settore turistico e culturale, settori duramente colpiti dalla diffusione del Coronavirus e dai provvedimenti adottati per contenere il contagio.
«Gli interventi tengono conto delle numerose istanze delle associazioni di categorie di questi settori con cui abbiamo avuto una stretta interlocuzione in queste settimane. Dalle indennità ai lavoratori dei diversi comparti, al fondo di emergenza per lo spettacolo, il cinema e l’audiovisivo, fino al sostegno per alberghi e imprese turistiche, sono numerose le misure messe in campo dal Governo per sostenere in questa prima fase l’industria culturale, creativa e il turismo, uno dei principali motori del Paese», ha sottolineato il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
I provvedimenti approvati oggi nell’ambito del Decreto Cura Italia, integrano e rafforzano le misure per il turismo e la cultura contenute nel primo decreto con cui il Governo ha previsto la sospensione dei versamenti previdenziali e contributivi per alberghi, agenzie e tour operator di tutta Italia e la possibilità per le agenzie di rimborsare i clienti con un voucher.
I lavoratori dei settori del turismo, della cultura, dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo potranno godere di indennità straordinarie per contenere gli effetti negativi dovuti alle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Le indennità sono estese anche ai lavoratori privi di ammortizzatori sociali che, purtroppo, rappresentano una fetta consistente del settore. Ppreviste indennità una tantum di 600 euro per diverse categorie di lavoratori, tra i quali gli stagionali del settore turismo e i lavoratori dello spettacolo iscritti all’apposito fondo pensione, con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito nell’anno precedente inferiore a 50mila euro. L’indennità non concorre alla formazione di reddito.
Sostegno anche alle imprese, con la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i soggetti che gestiscono o organizzano teatri, sale da concerto, cinema, fiere o eventi di carattere artistico o culturale, musei, biblioteche, archivi, luoghi e monumenti storici, bar, ristoranti, aziende termali, parchi di divertimento o tematici, servizi di trasporto, noleggio di attrezzature sportive e ricreative o di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli, guide e assistenti turistici.
Istituito il fondo emergenze spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo, 130 milioni di euro per il 2020 per il sostegno degli operatori, autori, artisti, interpreti ed esecutori colpiti dalle misure adottate per l’emergenza e per investimenti finalizzati al rilancio di questi settori. Le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse verranno stabilite con decreto del Ministro Franceschini, tenendo conto dell’impatto negativo sui beneficiari derivato dalle misure di contenimento del contagio Coronavirus.
I rimborsi con voucher già previsti per viaggi e pacchetti turistici annullati a seguito dell’emergenza Covid-19 vengono estesi anche ai biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura. I rimborsi con voucher già previsti per viaggi e pacchetti turistici annullati a seguito dell’emergenza Covid-19 vengono estesi anche ai contratti di soggiorno e riguardano pertanto anche alberghi e altre strutture ricettive.
E poi, last but not least, prevista anche la realizzazione di una campagna straordinaria di promozione dell’Italia nel mondo anche con finalità turistiche e culturali.
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