425 candidati per 13 musei italiani. Insomma, avrà un bel da fare la commissione che, nominata oggi dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, dovrà individuare i direttori dei musei autonomi, in seguito al bando internazionale aperto il 29 gennaio e appena chiuso.
Si tratta di istituti statali dotati di autonomia, come determinata dalla Riforma dei Beni Culturali del 2014, e ritenuti strategici nel sistema culturale italiano, di cui otto nuovi e cinque già esistenti, per i quali si andranno a sostituire i direttori andati in pensione o che hanno terminato il loro incarico: la Galleria Borghese, il Museo nazionale Romano, il Museo del Vittoriano e di Palazzo Venezia, la Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini a Napoli, la Galleria Nazionale delle Marche, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, il Museo Nazionale d’Abruzzo, il Museo Nazionale di Matera, il Palazzo Ducale di Mantova, il Palazzo Reale di Napoli, il Parco Archeologico di Ostia antica, il Parco Archeologico di Sibari, la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Come nei precedenti casi, il bando è internazionale e, considerando il numero di risposte, possiamo immaginare che diverse saranno pervenute dall’estero.
Tra le 425 candidature, la commissione selezionerà i 10 candidati più idonei per ciascuna struttura e li convocherà a colloquio nel mese di giugno 2020. La selezione pubblica si concluderà entro il 31 luglio 2020. Presieduta da Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino, commissione è composta da Caterina Bon Valsassina, già direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Mibact; Maria Luisa Catoni, ordinario di archeologia e storia dell’arte antica nella scuola IMT Alti studi di Lucca e membro del comitato scientifico del Kunsthistorisches Institut di Firenze; Miguel Falomir Faus, Direttore del Prado; Gabriele Finaldi, Direttore della National Gallery di Londra.
«Una commissione di alto livello scientifico composta da autorevoli esperti che selezionerà i direttori di tredici importanti realtà del nostro patrimonio culturale. Questa procedura rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di innovazione e modernizzazione del sistema museale nazionale. I dati degli ultimi anni parlano chiaro: autonomia e qualità sono un binomio vincente», ha commentato il ministro Franceschini, facendo riferimento alla classifica dei musei più visitati nel 2019.
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I membri della commissione hanno un profilo culturale eccellente. Non dubito che l' esito delle loro scelte risponderà alle sfide che i musei richiederanno ai prescelti, così come è già accaduto per i protagonisti del precedente mandato