Nei giorni scorsi, era trapelata la voce di uno stop alla nomina di Daniela Porro alla direzione della Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma ma è necessario fare un po’ di chiarezza sulla successione degli eventi.
Ad agosto, Porro fu nominata dall’allora ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, per l’incarico di direttrice ad interim della Soprintendenza Speciale di Roma, andando a sostituire Francesco Prosperetti, in seguito al suo rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo Stadio della Capitale. Subito dopo la nomina di Bonisoli, la Corte dei Conti aveva avviato alcuni rilievi, atti ad appurare la legittimità dell’erogazione del doppio stipendio, quello del direttore in malattia, cioè Prosperetti, e l’integrazione per quello della direttrice ad interim, Daniela Porro, già direttrice del Museo nazionale romano. Da questa sovrapposizione, la voce di un presunto congelamento della nomina di Porro, oltre che le lamentele delle senatrici e dei senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura. Ma già il 19 settembre Prosperetti era entrato in aspettativa, lasciando quindi il ruolo vacante e dando il via libera al nuovo bando, per il quale sono regolarmente pervenute diverse candidature. A conclusione di un processo di selezione, quindi, il nuovo ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha nominato Daniela Porro che, in attesa del decreto della Presidenza del Consiglio – che, a sua volta, dovrà essere ratificato dalla Corte dei Conti – ha rinunciato all’integrazione.
«Esprimo un grande ringraziamento al ministro Franceschini per la sua fiducia e considerazione. Nel conferirmi l’incarico di soprintendente speciale di Roma riprende in fondo l’incarico che mi è stato dato dal governo precedente di soprintendente ad interim. Incarico per il quale sono state risolte tutte le problematiche sollevate dagli organi di controllo che, giustamente, avevano fatto presente il fatto che il soprintendente precedente fosse in qualche modo in carica seppure in malattia e quindi con uno stipendio regolare. Per superare queste criticità ho ritenuto opportuno rinunciare al mio compenso come soprintendente ad interim. La nomina non è stata congelata ma sta seguendo il corso regolare. Ci sarà quindi la firma sul decreto del presidente del Consiglio dei ministri e il successivo inoltro agli organi di controllo per la registrazione. Nel frattempo, sono direttore del museo nazionale romano e soprintendente ad interim di Roma», ha specificato Porro, intervenuta alla presentazione del restauro del Mausoleo di Sant’Elena.
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