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Fino al 16.VI.2002 Grandezza e splendori della Lombardia spagnola 1535-1701 Milano, Musei di Porta Romana
milano bis
Come mostrare le idee? Questo evento nasce da un primo tentativo di ritrascrizione di un pezzo di storia. Il percorso comincia con due serie di immagini, quella artistica e quella cartografica...
Nella prima ritroviamo gli archetipi del nostro immaginario seicentesco, ossia la Milano descritta da Manzoni, mentre nella sezione “Geopolitica” una sequenza di mappe e rappresentazioni cartografiche apparentemente più obiettive ma dove si mescolano rilevamenti di prima mano con segni più legati a interessi o condizioni particolari. Sono specialmente i corsi dei fiumi i confini più critici sui quali si addensa la ricca segnaletica per ponti, porti, bocche di seriole, argini, speroni e roste, interventi che dicono dell’importanza economica e strategica delle vie d’acqua.
Gustose le vedute cittadine con grande concorso di popolo nelle piazze segnate da edifici che è intrigante riconoscere nella loro immutata identità o nelle loro profonde trasformazioni come la facciata del Duomo e il Castello Sforzesco.
Il lavoro è sicuramente ai suoi inizi, con il fascino e i limiti degli intenti e proprio per questo risulta difficile individuare, dopo queste prime sale introduttive, opere e manufatti in grado di essere sufficientemente emblematici ed evocativi, come spiega Rosanna Pavoni in catalogo. Non mancano veri e propri capolavori che intervallano il percorso labirintico in cui la luce fa splendere, nella sezione Arti decorative e genio milanese la bellissima tazza in cristallo di rocca della Bottega dei Saracchi o l’ostensorio proveniente dalla chiesa di sant’Alessandro, tutti documenti dell’altissimo livello raggiunto dalle maestranze lombarde.
Un settore come quello del sapere scientifico, così intriso del concetto di meraviglia, è rievocato solo dalla ricostruzione del museo Settala mentre grande spazio ha la galleria di ritratti di un’aristocrazia il cui ruolo è ampiamente analizzato nel saggio di Cinzia Cremonini.
Di grande introspezione psicologica è il quadro di Carlo Ceresa mentre assimilabili agli state-portraits sono quelli di Panfilo Nuvolone e di altri anonimi che insistono sui sontuosi abiti descritti in punta di pennello. In questa attenzione allo status symbol di sete e damaschi essi documentano la qualità raggiunta dalle manifatture locali ed infatti era tale la fama di sarti e ricamatori che a Milano giungevano gli ordini dalle più famose aristocrazie: i duchi di Baviera, la corte di Parma, i duchi di Savoia e i Gonzaga, con un primato destinato a scemare dopo il 1630 a causa di mutamenti ben analizzati da Paola Venturelli ma non documentati in mostra. Voler concentrare in poco spazio due secoli di storia comporta questa continua interruzione dei percorsi e un uso a volte apologetico delle testimonianze materiali.
Comunque la strada è aperta e speriamo di vedere gli sviluppi di un racconto sulle radici e identità di Milano Specchio d’Europa.
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www.provincia.milano.it
Sito del progetto “Specchio d’Europa”
Gabriella Anedi
Grandezza e splendori della Lombardia spagnola 1535-1701
Dal 10/04 al 16/06
Musei di Porta Romana, viale Sabotino 22, Milano
Ingresso: intero, € 8; ridotto, € 6.
Orari: dalle 10 alle 20 (22 giovedì). Chiuso lunedì;
Tel: (musei di Porta Romana) 02/58303635; Tel: (provincia Milano) 02/77406361-6381
Catalogo Skira, 140 pagine (di cui 111 a colori), € 30
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Museo del Duomo, p.zza Duomo 14, Milano
Orario: 10-13,15/15-18
Tel. 02 72022656, e-mail museo@duomomilano.it
L’occhio nuovo: occhiali, microscopi, cannocchiali
Palazzo Borromeo, Cesano Maderno (MI)
dal 2/06 al 14/07
Orario: sabato e festivi 10-12,30/15-19, mercoledì giovedì venerdì 15-19; lunedì e martedì chiuso
Informazioni al numero verde 800 338588, cultura@cesano.it
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