Con Grandezza e splendori della Lombardia spagnola 1535-1701 si dà inizio alla seconda parte di Specchio d’Europa, un progetto quadriennale promosso dall’amministrazione provinciale di Milano che, come obiettivo, vuole dare una rilettura storica della città, rinvenendo quell’intrecciarsi di popolazioni e l’osmosi culturale che ne ha costituito l’identità.
E’ già da 10-15 anni, dice Cesare Mozzarelli, curatore della mostra che sia in Italia che in Spagna si stanno rileggendo gli effetti della dominazione spagnola cercando di riportare alla luce altri aspetti, quelli più occultati. La convergenza delle scoperte provenienti da aree di studio diverse ha permesso di ricostruire un ritratto nuovo, in cui Milano non appare più come città soggiogata e sottomessa.
Come ricorda l’On. Ombretta Colli, presidente della provincia, le iniziative a latere sono numerosissime. Villa Litta a Lainate ospiterà una rappresentazione storica in costume e, nel Ninfeo, giochi d’acqua e di fuoco; un ciclo di conferenze e film in collaborazione con l’Istituto Cervantes, un’esposizione dedicata ai progressi dell’astronomia, un’altra su S.Carlo Borromeo all’Ambrosiana, un progetto firmato dalla fondazione Pégase in cui alcune classi degli istituti superiori adotteranno un edificio barocco. Per chi fosse poi interessato all’approfondimento, presso le sedi del progetto è possibile trovare un depliant che indica l’ubicazione di opere artistiche, edifici, monumenti significativi per l’epoca.
E’ vero: Milano ha conosciuto la peste, la carestia, rivolte, superstizioni religiose; ma era una città d’avanguardia culturale, attenta alle innovazioni, abile nel commercio. Otto sezioni (dalla geopolitica alle arti decorative) forniscono una panoramica della vita del tempo.
I dipinti sono in minoranza rispetto al ricchissimo ed eterogeneo materiale esposto (stampe, libri, cartine, ventagli e cammei, utensili, armi ed elmi). Molti di essi sono eloquentemente descritti, alcuni ritratti sono affiancati da una biografia del personaggio raffigurato, certi documenti riuniti insieme ed utilizzati per illustrare un evento o un dibattito pubblico (come il problema su come risolvere la facciata del Duomo). Le varie sezioni infatti presentano un carattere frammentario: dopo una breve introduzione ci presentano una serie di pannelli monografici, riguardanti sì tutti l’argomento, ma non necessariamente correlati fra loro.
C’è un altro aspetto del quale non siamo entusiasti. Non vogliamo correre il rischio di forzare la nostra opinione con una lettura politica, ma questa interpretazione positiva di Milano (che per esempio dichiara, dati alla mano, che non ci fu una crisi nel settore agricolo, ma una riorganizzazione e vigoroso investimento che comportava necessariamente perdite) ci sembra eccessiva. Sembra un modo per rassicurarci, dicendo: andava tutto bene, eravamo grandi.
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Sito del progetto “Specchio d’Europa”
Sito della biblioteca Ambrosiana
Emanuele Lugli
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