Non una vera e propria virata, ma una naturale prosecuzione di rotta. Si guarda avanti in un mondo incapace di concepire la poetica e che, pur di stupire fa il verso ad una didattica muta e reazionaria. Un mondo, comunque, pronto all’abbraccio per il maestro, un popolo capace di festeggiare più il cognome da passerella, riconosciuto e accettato dalla tribù, che non la produzione che ne giustifica la vera grandezza dell’autore.
I cataloghi e il denaro hanno sempre fatto a pugni con l’essenza di cui l’arte si nutre, però è inevitabile incontrare in queste occasioni donne impomatate che come barboncini scodinzolanti e soddisfatti, metteno nel carrello della spesa il quadro in coordinato con il divano nuovo della sala. Peccato. Peccato per la coreografia che gli fa da sfondo, perché l’attore principale, se da un lato non se lo merita, dall’altro però non trova il coraggio di cacciare i farisei che mercanteggiano nel tempio.
Giò Pomodoro continua comunque ad elevarsi e ad illuminare dall’alto del suo solare operato, noi poveri umani venuti a corte.
La cronaca: quattro sculture (Sole Tornante, Sole caduto, Sole d’Aosta e Sole serpente) opere che risalgono alla fine degli anni ottanta. Esposti anche quattro grandi oli, sgargianti, luminosi, in una parola solari.
La foto dall’alto rivela la saggezza e la maturità del settantaduenne nato in quel di Orciano, che tra pochi giorni si presenterà, rasato e visto a festa, davanti all’International sculpture Center’s Board di New York per ritirare il premio annuale per la scultura contemporanea. Per dovere di cronaca, ricordiamo che Giò Pomodoro è il primo italiano ad essere insignito di tale premio. Complimenti, viva l’Italia e viva il re!
articoli correlati
La seduzione della materia: una carrellata sulla scultura del XX secolo
Giò Pomodoro premiato in Usa come miglior scultore del 2002
link correlati
Il sito della Galleria Giò Marconi
Roberto Sommariva
Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…
Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…
Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…