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Fino al 21.V.2002 Raffaella Formenti – Motore di ricerca Milano, Galleria Scoglio di Quarto
milano bis
Gesti ossessivi di una manualità primigenia che diventano costruzioni totemiche dai colori squillanti: è la poetica di Raffaella Formenti...
Le prime installazioni con materiali da imballaggio nascono a Brescia tra il ’92 e il ’94 culminando, nel ’97, con la Torre informatica esposta nel ’97 al Palazzo delle Albere di Trento nella mostra Trash: quando i rifiuti diventano arte curata da Lea Vergine.
Una lunga consuetudine quindi con questo tema che invade sotterraneamente tutto il territorio urbano e che viene spesso portato “alla luce” in luoghi di “contagio culturale” come le librerie tematiche (la Ars di Bergamo, la Derbylius di Milano ecc.).
Lo scarto, nella galassia iconosferica in cui siamo immersi (anche se ci piace dire che ‘navighiamo’) è un sistema e una poetica: il suo motore è costituito dal pensiero forte del rifiuto e dell’inservibilità, che spinge verso l’esterno e ammassa le immagini, le informazioni, i materiali scaduti. Un’inesorabile forza centrifuga comprime e dilania imballaggi e pagine pubblicitarie in una sorta di in-digestione che instancabilmente deborda e violenta gli orli.(…). Così inizia il testo di Bianca Tosatti pubblicato nel catalogo che accompagna la mostra, e in cui Giorgio Zanchetti e lo scrittore Claudio Di Scalzo danno ulteriori chiavi di lettura per addentrarsi nel gioco d’incartamento-scartonamento-discochamento o nel ricomponimento magnetico del transitorio del lavoro di Raffaella Formenti.
Da dove inizia questo lavoro? E’ lei stessa a ricordarlo: Ho iniziato quasi in modo meccanico ad archiviare foglio dopo foglio inutili pagine di una rivista qualsiasi, ripiegandone il contenuto su se stesso fino a ridurlo a un microfilm illeggibile di cui solo si intuisce lo scorrere (…). I gesti di una manualità primigenia cercano spessore nell’accumularsi della ripetizione in automatico.
Da questi primi gesti ripetuti in modo ossessivo, scaturisce però un senso vitale e costruttivo della materia che si traduce in colori a volte squillanti e costruzioni totemiche. E’ interessante la sfida al “monumento” che attua con alcune sue installazioni come nell’abbazia di san Zeno a Pisa dove le eterne colonne vengono ricoperte dai fragili scarti di oggi. Un confronto? Un monito? sicuramente si tratta di un accostamento non più mnenomico ma fisico, e quindi più consapevole, di sistemi di comunicazione radicalmente diversi ma, oggi, drammaticamente compresenti. Ma la vera sfida di Raffalla Formenti è un’altra: portare l’emozione provata in un museo davanti a un quadro di Malevic nella strada. Senza bisogno di pulirsi le scarpe.
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Gabriella Anedi
Raffaella Formenti – Motore di ricerca, installazione
Dal 30-4 al 21-5
Galleria Scoglio di Quarto, via Scoglio di Quarto 4, Milano
tel. 02/58317556-348/5630381.
Orari: da mercoledì al sabato 17-19,30 o su appuntamento
Catalogo con testi di C. Di Scalzo, B. Tosatti e G. Zanchetti. Per ulteriori info telefonare.
Altre mostre:
Galleria Peccolo, Livorno
giugno 2002
Fabio Paris Art Gallery, Brescia
settembre 2002
[exibart]