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fino al 4.I.2003 Karin Andersen – Viaggio a Lanimin Paloo Milano, Studio d’Arte Cannaviello
milano bis
Lanimin Paloo è un microcosmo rivelato dalla potente lente immaginifica della pittura di Karin Andersen. Dall’unione tra analogico e digitale nascono ibridi fiabeschi e mostri fluttuanti...
Karin Andersen ha trovato un compromesso per esaltare il riscoperto gusto per la pittura, congiuntamente al sempre più forte amore per il digitale; il lavori in mostra alla Cannaviello sono infatti tutte grandi stampe digitali su cui l’artista è intervenuta con colori acrilici. La scelta espressiva diventa significativa se si pensa che al digitale è lasciato il compito di fornire uno scenario reale, urbano, contemporaneo, freddo, sui cui l’artista applica il segno caldo della pittura. Che svela l’esistenza di alcune creature meticce, a metà tra inquietanti pelose falene e modelle del jet set. Ecco allora che questo teratomorfismo patinato è il trasformismo dell’autrice che impersona il mostro, una creatura bastarda a suggello di una cultura dell’immagine catodica, digitale, che arriva a filtrare anche la prova pittorica; gli insettoidi di Andersen si adattano all’ostile ambiente della metropolitana di Napoli, e della galleria Vittorio Emanuele di Milano, così come la pittura si adegua alla testura della stampa digitale, venendo assimilata.
L’effetto è forse più curioso che straniante, ma si tratta di lavori rappresentativi di un rinnovato momento di contaminazione tra analogico e digitale che si può dire stia interessando anche gran parte della nuova figurazione italiana. Possiamo ricordare le connivenze tra arte e Sci-Fi di De Grandi, la trama video nel lavoro di Presicce, il fascino che esercita l’RGB su Pintaldi…
Ma ricordiamoci anche, a buon diritto, di Schifano, che forse per primo intuì la pesante influenza dell’immagine mediale e la riassunse con estrema sicurezza nel suo lavoro.
Il tentativo di creare un mondo, per quanto fantastico, molto alienante è intuibile, la visione di questo documento entomologico fantastico è estremamente piacevole; o piuttosto con le parole della curatrice Fabiola Naldi: “quello che traspare è il genere di terrore insinuato tra le pareti artificiose della costruzione pittorica. Una paura inadeguata, immaginaria, alla quale non corrisponde nessun pericolo reale ”.
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mostra visitata il 20 novembre 2002
Karin Andersen, Viaggio a Lanimin Paloo
Dal 20 novembre al 4 gennaio.
Catalogo a cura di Fabiola Naldi
Studio d’arte Cannaviello, via Stoppani 15, (MM Lima) Milano
Ingresso libero
Orari: dalle 10.30 alle 19.30. Chiuso lunedì e domenica
Tel 02/20240428, Fax 02/20404645, E–mail cannaviello@interfree.it
[exibart]
Be si! anal-ogico e digi-tale la Kerin Andersen