Nell’arte contemporanea la provocazione è sempre stata una delle caratteristiche predominanti e fondamentali: dalle storiche avanguardie novecentesche sino ai nostri giorni lo sfregio, il voler stupire, la sfida hanno rappresentato molto spesso, l’essenza stessa dell’arte. Tutto può e deve divenire arte e, viceversa, l’arte deve abbracciare ogni tipo di materiale ed ogni oggetto. Dai Dada sino alla Pop Art, una delle parole d’ordine delle poetiche figurative è stata proprio la massificazione dell’opera e persino la sua mistificazione.
L’installazione Short Cut, opera di Michael Elmgreen e Ingar Dragset, presentata dalla Fondazione Trussardi e sistemata nell’Ottagono della Galleria Vittorio
E’ davvero un’opera da vedere attentamente, senza pregiudizi di sorta, che forse farà sorridere o indignare, ma che sicuramente non lascerà indifferenti e, tutto sommato ciò è, fondamentalmente, uno degli scopi dell’arte contemporanea in generale e della Fondazione Trussardi in generale. Con questa operazione, infatti, l’istituzione diretta da Massimiliano Gioni inzia ad intraprendere un rapporto borderline con la città di Milano. Un amore odio.
luca scalco
Un ponte tra Italia e Stati Uniti: c'è tempo fino al 30 gennaio 2025 per partecipare alla nuova open call…
Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…
Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…
Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…
Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Visualizza commenti
audace e coraggiosa.. io diri banale e pubblicitaria... ecco perchè l'arte è sempre più inutile... la pubblicità sa fare di meglio...
E la chiamano opera d'arte?
E' una merda pazzesca!!!!!
MA come si fa?
certa gente dovrebbe vergognarsi
Concordo con i commenti precedenti, se questa è arte allora i nuovi spazi espositivi potrebbero diventare gli sfasciacarrozze. La fondazione Trussardi e Gioni forse non hano più idee per credere in certi progetti.
ammetto di aver mandato il messaggio precedente senza prima leggere la recensione, altrimenti a Luca Scalco una parola la avrei detta...rimedio ora...COMPLIMENTI!!!Farai carriera sicuramente se continuerai a scrivere con tanta piaggeria...un nuovo Alessandro Riva...
una specie di Catellan di serie B, come il cucciolo Gioni e chi se lo beve...
a me piace molto
anzi la trovo fantastica