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Fino all’8.IX.2002 | Robert Capa – I volti della Storia | Milano, Palazzo dell’Arengario

di - 20 Maggio 2002

Endre Friedmann fu il primo dei nomi da lui adottati; successivamente divenne Bandi, poi André, e nel ’36, insieme alla moglie, la fotografa/manager Gerda Pohorylle-Taro, quello di un noto e prestigioso fotografo americano, Robert Capa.
Gerda presentava le sue foto affermando che erano scatti del famoso Capa e, dando l’impressione di fare loro un gran favore offrendo opere di quel genio misterioso, i redattori, assai colpiti, le acquistavano e le pubblicavano: fu un successo. Vita e carriera incrociano fatti drammatici, le guerre, le fughe dalle persecuzioni. Significante l’adozione ricevuta da André Kertész e dalla moglie Elisabeth, a Parigi, nel ‘34. Capa cominciò allora ad utilizzare la Leica 35mm, strumento innovativo per le piccole dimensioni, abbracciando così la rivoluzione estetica della reazione spontanea, il momento decisivo, secondo Cartier-Bresson. L’esposizione come la carriera prendono il via nel ’32: Capa fu infatti inviato a Copenaghen per fotografare il rivoluzionario russo in esilio Lev Trotskij.
Seguirono un centinaio di fotogrammi, per lo più in b/n, bicromie: la campagna di Spagna, il D-Day, il fronte italiano, la nascita di Israele, le amicizie (I. Bergman, P. Picasso, E. Hemingway, Matisse, Faulkner, J. Huston, G. Kelly, A. Buchwald, J. Steinbeck), i ritratti. Era solito dire: per fare buoni ritratti bisogna amare la gente e farglielo capire. Occhi testimoni, viaggianti, Robert e Gerda, operano quasi sempre insieme negli anni dell’insurrezione Franchista. Durante il loro primo viaggio fotografano i combattimenti in Andalusia. Qui Capa scatta la foto del miliziano repubblicano mentre cade. Immagine assai discussa, una querelle basata sul fatto che il soggetto fosse in posa. Oggi, anche grazie al contributo dello studioso Richard Whelan, sappiamo luogo preciso dello scatto, tempo, circostanze, identità: si trattava di Federico Borrel García. Nel luglio ’37 Gerda Taro fotografa la battaglia di Brunete, Madrid ovest, e durante una caotica ritirata è travolta da un carro armato dei lealisti. I comunisti francesi salutano l’eroina, sepolta al Père Lachaise di Parigi, Alberto Giacometti fabbrica un monumento in suo onore. Con il conflitto mondiale e le pubblicazioni per conto del Life, le immagini, i racconti di Capa trovano il genere documentaristico; nel ’38, con Joris Ivens, contribuisce ad informare circa la resistenza dei cinesi contro l’invasione giapponese. Per un errore di un tecnico di camera oscura che alzò troppo la temperatura del drying cabinet, le immagini del D-Day vanno rovinate, altre, invece, risultano Leggermente Fuori Fuoco, smosse. Circostanze e incontri, I. Bergman, Hollywood, acuiscono l’interesse del fotografo per la cinematografia e la scrittura: aspirava a registrare Slightly Out of Focus per trarne una sceneggiatura. Scattò sul set di Notorius, divenne amico di scrittori e registi; di recente, S. Spielberg, può aver utilizzato le impronte di Capa da Omaha Beach in Saving private Ryan.

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Robert Capa. I volti della Storia
Fino all’8.IX.2002
Palazzo dell’Arengario, piazza Duomo, Milano
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; giovedì 10.00-23.00; chiuso il lunedì
Biglietto: intero 6,50 €, ridotto 4,50 €
Per informazioni e prenotazioni 24 ore su 24: tel. 02/54917
La mostra è organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e da Contrasto. E’ realizzata in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera, DHL, Canon Italia, Coop, Caimi e Achilli&Ghizzardi.

Cataloghi:
Robert Capa. La collezione completa. 534 pagine – 937 fotografie
Stampa in bicromia. Prezzo al pubblico: 77,47 €
Testi di Richard Whelan

Robert Capa. Leggermente fuori fuoco – Slighlty out of focus (nuova collana Dixit)
Stampa in bicromia. Prezzo al pubblico: 28,41 €
Con un’introduzione di Richard Whelan. Prefazione di Cornell Capa


[exibart]

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  • un solo giorno ancora per non perdere l'occasione di ammirare attraverso gli occhi di un maestro della fotografia,immagini toccanti di una vita intensamente vissuta.
    ...guerra e pace, armonia e disperazione,leggerezza e profondità, bianco e nero.

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