01 marzo 2000

Dal 13 febbraio 2000 al 14 maggio 2000 I Giacometti, la valle, il mondo Milano: Fondazione Antonio Mazzotta

 
Si chiamavano Giovanni, Alberto, Diego, Bruno e Augusto. Sono i Giacometti, la felice dinastia d’artisti che trova le proprie origini in Val Bregaglia, nel cantone svizzero dei Grigioni. A questi straordinari personaggi e al loro entourage è dedicata la grande mostra in corso alla Fondazione Mazzotta, che propone al pubblico anche numerose opere poco conosciute o, addirittura, assolutamente inedite

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Prati sterminati, abeti e larici, antiche case dal tetto in pietra e, tutt’intorno, la cornice del Sciora, del Badile e del Cengalo, alcune delle più affascinanti cime delle Alpi centrali. Ecco la Val Bregaglia, l’ampia lingua di terra che corre dalla Val Chiavenna fino al passo del Maloja, nel cantone svizzero dei Grigioni.
In questa luminosa valle, amata da Rilke e dai viaggiatori cittadini del mondo degli inizi del secolo scorso, prese avvio una delle più affascinanti vicende della storia dell’arte del Novecento, quella della famiglia Giacometti, la stirpe del famoso scultore Alberto. Ai Giacometti e alla loro terra d’origine è dedicata la grande mostra in corso alla Fondazione Mazzotta, la prima dedicata all’intero “panorama” di questo gruppo familiare, di cui fanno parte anche amici come Max Ernst, Cuno Amiet e Ferdinand Hodler, presentati nell’esposizione attraverso alcune delle loro opere più significative.
Giovanni Giacometti nacque a Stampa il 7 marzo 1868, fu un ottimo pittore, dapprima divisionista e poi fauvista ed espressionista. Lasciò la terra grigionese all’età di 20 anni, per recarsi con l’amico Cuno Amiet a Parigi, a vivere il frizzante clima della ville Lumière . Al ritorno a Stampa si ritrovò a dividere le giornate e la ricerca di soggetti da immortalare con il maestro Giovanni Segantini, che viveva in uno chalet nel vicino paese di Maloja. Della loro amicizia e del loro sodalizio artistico resta un ricordo toccante: il ritratto di Segantini sul letto di morte, dipinto da Giovanni Giacometti il giorno successivo alla morte dell’artista su una delle alture engadinesi. Il quadro, conservato al Museo Segantini di Saint Moritz è una delle opere più significative esposte in mostra.
Sempre a Stampa nacquero i figli di Giovanni: nel 1901 Alberto, nell’anno successivo Diego, che divenne un eccellente designer ed artista del ferro battuto, e nel 1907 Bruno, architetto famoso soprattutto in Svizzera. A Stampa vide la luce, nel 1877, anche un lontano cugino dei Giacometti, Augusto, astrattista ante litteram che nel pieno della temperie dadaista del Cabaret Voltaire di Zurigo inventò i primi quadri cinetici.
GiacomettiTutti questi artisti sono rappresentati nella rassegna , in un racconto che si snoda attraverso 190 opere (di cui una sessantina di Alberto) in parte poco conosciute o, addirittura, assolutamente inedite. Al centro della mostra resta comunque Alberto, il più noto dei Giacometti. Artista geniale e persona tutt’altro che facile, che trascorse la propria vita in maniera sregolata ed angosciata, intrecciando il proprio destino con quello di altri grandi del Novecento, da Balthus a Henri Cartier-Bresson.

Fino al 14 maggio.

I Giacometti. La valle, il mondo. Milano, Fondazione Mazzotta, Foro Bonaparte 50 Tel.02/878197 Orario: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiuso lunedì e domenica 23 aprile. Catalogo Mazzotta.




I Giacometti: Foto, video e conferenze

Un ricco programma di iniziative è organizzato dal Centro Culturale Svizzero (Via del Vecchio Politecnico 1/3 Tel.02/76.01.61.18) a supporto della mostra sui Giacometti in corso alla Fondazione Mazzotta.

Il mio Giacometti – fotografie di Giorgio Soavi
Fino al 1° aprile
Orario: 14.30- 18.30 tutti i giorni tranne la domenica.
30 nitide immagini in bianco e nero raccontano lo scultore, nel suo studio parigino, tra gli amici e nella vita di tutti i giorni.

17 febbraio :Ore 18 – Incontro con il fotografo Giorgio Soavi. Ore 21-Proiezione del film “Il sogno di una testa. Testimonianze per Alberto Giacometti “ di giorgio soavi e G. Mascioni.

21 febbraio: ore 17.30 al Teatro Studio (Via Rivoli 6) lettura di poesie di Alberto Giacometti. Con Luca de Filippo. Introduce Giovanni Raboni.

23 febbraio : ore 18 Incontro “La Val Bregaglia. Lingua, cultura e quotidianità” con Sandro Bianconi –linguista, Lucrezia Gianotti Bischoff – contadina, Gian andrea Walther –insegnante. Segue la proiezione del film “L’è uscìa –Ritratto di un contadino della Val Bregaglia” di Urs Frey e Mike Wildbolz in collaborazione con la Televisiun Rumantscha.

28 febbraio: ore 18 Conferenza di Patrizia Belfanti, storico dell’arte, “Augusto Giacometti (1877-1947) –Il percorso italiano”.

16 marzo: ore 18 Incontro con i poeti anna Maria Bacher e Guido Giacometti “La valle in poesia”.

28 marzo ore 18 Presentazione del libro “La valle nera. Val Vogna. Gente dell’arco alpino” di Eberhard Neubronner. Con Elio Fanetti, Luigi Garavaglia e Kurt Wanner.

[exibart]

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