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Chiude oggi negli spazi di viale Sabotino 22 presso la FL Gallery, “Efemeropolis”, terza mostra personale dell’artista croato Igor Eškinja.
Il titolo della mostra suggerisce proprio alle opere un carattere “effimero”: si tratta di tre installazioni, costituite ciascuna da lunghe stoffe leggere, dove l’artista trasferisce al di sopra, delle fotografie della sua città d’origine Rijeka (Fiume) e di Vitry sur Seine, un comune francese situato nei pressi di Parigi.
Quelle dell’artista croato sono opere effimere, brevi, transitorie; diversi gli aggettivi con i quali indicare il percorso artistico del giovane artista formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Le fotografie rappresentano grandi e imponenti edifici, realizzati negli anni ’70, i quali, sono stati fotografati nel silenzio, dove nessuna luce abbagliava l’inquietudine notturna. Sono edifici statici, immobili, ciò che rimane di un’idea passata.
Attraverso le fotografie di questi palazzi emerge il degrado dell’espansione di una città socialista in una crescita che negli anni si è interrotta. La forte staticità notturna viene annullata dalla leggerezza del tessuto (o light texture); tutto diventa molle, leggero, fugace, volatile e privo di peso: diventa effimero. Nel silenzio e nella mancanza di luce, si contrappongono realtà e apparenza, bidimensionalità e tridimensionalità, verità e immaginazione, in un labirinto costruito che distoglie lo sguardo da una visione chiara sull’ambiente che occupa.
All’interno della galleria tutto si concentra in un’unica sala, dove lo spettatore diventa parte integrante dell’opera: viene vincolato a partecipare agli ostacoli che questo labirinto fluido crea, a muoversi per poterne fruire interamente. Le leggere installazioni si trovano in dialogo con diverse fotografie appese alle pareti realizzate attraverso l’utilizzo di una sostanza, che mediante la reazione del sole, crea sulla carta un effetto leggero, rendendo l’immagine unica, monocroma.
La consapevolezza dell’effimero nel processo di lavoro di Igor Eškinja è la chiave principale per analizzare al meglio questi “labirinti urbani sospesi”. Inevitabile il riferimento al percorso dell’artista, il quale è solito creare installazioni che modificano la percezione visiva coinvolgendo il pubblico, trasmettendo la volontà di invadere l’ambiente attraverso le sue opere.
Giulia Capodiferro
mostra visitata l’8 luglio
Dal 10 giugno al 12 settembre 2016
Igor Eškinja. Efemeropolis
FL Gallery – Spazio 22
Orari: da martedì a venerdì dalle 14.00 alle 19.30; sabato, domenica e lunedì chiuso
Info: www.flgallery.com, info@flgallery.com