Categorie: milano

fino a 30.VII.2004 | Sam Durant | Milano, Galleria Emi Fontana

di - 24 Maggio 2004

Entrando nella galleria una staccionata si pone come barriera. Un gesto concettualmente forte da parte di Durant che pone come prima immagine della sua seconda personale un discrimine architettonico, ulteriormente esplicitata dalla bandiera-manifesto che pende dalla sbarra con il motto delle panthers (il partito rivoluzionario marxista nato negli Usa nel 1966) :“We Are All Outlaws in the Eyes of America”.
Mostra fin da subito dichiarata come politica. Intervento che si pone anche come ideale prosieguo della mostra precedente in questi spazi, quella dell’italiano Luca Vitone, anch’essa concepita quasi come un manifesto programmatico del pensiero libero, dell’utopia sociale e politica.
Ancora una sedia, come ormai dichiarata cifra stilistica dell’artista. La sedia come metafora di altro, simbolo di potere, di posizione. In questo caso, la grande sedia di vimini è la copia della seduta di Huey Newton nel celebre poster del movimento black panthers. Un trono quindi, come a voler fissare un centro, e a celebrare la figura di Newton. Ma la stessa sedia è qui collocata nel mezzo di uno specchio quadrato che ribalta l’immagine così da offrire l’idea di un monumento incerto che non poggia su di un piedistallo solido, ma su di una base che “riflette” spazio e senso. Come a voler sottolineare la precarietà del potere e dell’utopia.

Tutt’attorno sono fissati in cornici nere decine di disegni eseguiti a matita e a carboncino che ricalcano foto del movimento delle Pantere Nere e manifesti, alcuni bellissimi, riproposti dall’artista in malinconico bianco e nero. Da un lato per portare all’estremo i toni, dall’altro per tornare senza facili entusiasmi sui dettagli, estetici e contenutistici, del movimento controculturale.
Anche in quest’occasione Sam Durant descrive con le sue opere le infinite gestazioni dei gruppi sociali verso il concepimento dell’utopia e dell’idealismo a volte fallimentari. In tal senso l’artista struttura l’allestimento in modo da creare ipotetici link tra la storia delle Black Panthers e le immagini riprodotte al negativo ed applicate su specchi che documentano i recenti conflitti tra contestatori e forze dell’ordine nel mondo.
I progetti di Durant non sono da intendersi come opere isolate, ma come tanti tasselli di un discorso che si può ascoltare attraverso il passaggio attorno alla lunga staccionata che accompagna il visitatore da uno spazio all’altro, ma soprattutto tra momenti storici differenti.
Ed è curiosa quanto sorprendente nella poetica dell’artista la vicinanza di temi e immagini apparentemente isolati fra loro. Il rapporto tra architettura, movimenti sociali contemporanei, musica pop e arte concettuale. Come per questa mostra in cui il gruppo delle Black Panthers è stato oltre che un movimento fortemente politico anche una bacino ricchissimo che ha generato fenomeni estetici; si pensi alla blackexpoitation per il cinema, ai fenomeni di costume fino alla contaminazione musicale in diversi generi che ne hanno poi tracimanto in altro il significato politico. Sam Durant ben cosciente di tutto questo, propone non solo uno spaccato socio-politico, ma anche una riflessione colta ed insieme pop di un segmento fondamentale della visual culture.

riccardo conti
mostra visitata il 11 maggio 2004


Sam Durant.” We Are All Outlaws in the Eyes of America”
Galleria Emi Fontana viale Bligny, 42 – Milano (zona Bocconi) – Tel.: 02-58322237
Dal martedì al sabato ore 11-19.30
Nel mese di luglio da lunedì a venerdì ore 11.00-19-30
Fino al 30 luglio 2004.


[exibart]


Visualizza commenti

  • Grande mostra! in questo momento la migliore a Milano in una galleria privata. La Sign.ra Fontana ha classe !

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30