Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Andrea Mori, oltre ad essere un artista, è un instancabile camminatore e un appassionante cantastorie. Ce lo racconta Adelaide Santambrogio, curatrice della Galleria Montrasio Arte che ospita il progetto Harlem Room, uno spazio nato per esporre solo giovani artisti contemporanei.
Nessun riferimento all’arte povera, ma solo un uso dei materiali come rivendicazione della concretezza dell’arte.”Un viandante verso Innsbruck”, personale di Andrea Mori ripercorre a ritroso le tracce di J. Wolfgang Goethe, a quasi 230 anni di distanza dal “Viaggio in Italia” compiuto dallo scrittore tedesco. Potremmo definire il lavoro di Andrea Mori come un “camminare con lentezza”, alla ricerca di un piacere perduto: contemplare la natura che ci circonda senza preoccuparci del tempo che scorre.
Il viaggio di Mori, al contrario di quello di Goethe, prende inizio dal nord Italia, per concludersi dopo 18 giorni in Austria, nel cuore di Innsbruck, presso la galleria Km0.
Che la semplice azione del camminare sia divenuta una pratica artistica consolidata lo hanno ampiamente dimostrato la Land Art e i Walking Artist come Hamish Fulton e Michael Hopfner che hanno fatto delle connessioni fra lunghe camminate a piedi e geografiche visioni la loro arte.
La mostra sembra trarre ispirazione direttamente dal testo dall’artista e scrittrice americana Karen O’Rourke Walking and mapping: artist and cartographers in cui l’attività del camminare è percepita non come un gesto del corpo ma dell’intelletto. Un’attività filosofica e spirituale che permetta di riflettere, meditare e produrre attraverso il pensiero qualcosa di creativo. E che cosa è la creatività se non il pensiero libero di fluire? Infatti per Andrea Mori “camminare aiuta a svincolarsi dalle sovrastrutture”.
L’esperienza è raccontata attraverso 18 taccuini, esposti in ordine cronologico sopra una mensolina, uno per ogni giorno di cammino. All’interno dei taccuini l’artista, come un antico esploratore, conserva campioni vegetali e ricostruisce mappe geografiche, rigorosamente disegnate a mano, annotando qualche frase emblematica dei luoghi visitati. Come nel caso di Salò dai “muri dal sapore di sangue e violenza” o di San Michele che “si fingono tedeschi”. Accanto ad ogni mensola un’ampolla contiene un liquido che ha tutte le sfumature della terra, dal verde foglia all’ocra. È la tintura con cui Mori interpreta la Teoria dei colori di Goethe estraendo le linfe di foglie e bacche trovate lungo il suo percorso. Un viaggio attraverso corsi d’acqua, strade, vigneti, meleti, prati, gallerie, ponti, conifere, latifoglie, case, chiese, torri, castelli e palazzoni tutte rigorosamente stilizzate.
Entrati nella piccola stanza che accoglie la mostra si ha la sensazione di essere in un posto sacro dove tutto è intoccabile ed esposto come fosse una reliquia. È solo attraverso la curiosità che si scopre che ogni taccuino esposto può essere aperto e rivelare delle storie incredibili. Una sorta di favola che racconta per immagini i luoghi e percorsi attraverso mappe emozionali; restituisce i colori attraverso i campioni vegetali; i sapori e gli odori attraverso le stoffe e le terre di cui sono conservate tutte le sfumature.
Perché il suo è un racconto che si ricostruisce nella mente di chi usa gli occhi non solo per guardare, ma per conoscere. Viaggiare per conoscere non solo il mondo, ma soprattutto se stessi. Un esortazione all’antico precetto socratico.
L’esposizione è anche testimoniata da un prezioso volume d’artista, tirato in 120 esemplari, numerati e firmati.
Sara Marvelli
mostra visitata il 6 febbraio 2015
Dall’11 febbraio al 3 aprile 2015
Andrea Mori – Un Viandante verso Innsbruk
Harlem Room, c/o Galleria Montrasio Arte
via di Porta Tenaglia 1 – 20121 Milano t. 02.878448
martedì-venerdì 11.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
Info: www.harlemroom.it – hr@harlemroom.it