Categorie: milano

Fino al 1.VII.2001 | Giuseppe Capogrossi e la generazione astratta | Busto Arsizio, Fondazione Bandera

di - 20 Aprile 2001

“Improvvisamente, senza alcun segno premonitore, abbandonò il figurativo per l’astratto, il mestiere per la fantasia, il certo per l’incerto. Il tema da lui scoperto – questo artiglio, questo tridente, questa mano, questa forca – è già uno stile. Egli lo piega ai suoi umori, gli imprime le sue fantasie, lo calma, lo esaspera, lo scatena, l’addormenta, lo perseguita, l’asseconda. Dopo Mondrian non ho mai visto un’unione così intima e tenace di uno stile personale e di un tema”. Con queste parole, Michel Sephour riconosce il carattere dirompente della svolta che Giuseppe Capogrossi (Roma, 1900-1972) diede alla sua ricerca artistica sul finire degli anni Quaranta, quando una E con il suo tratto sinistro arrotondato divenne elemento modulare, segno grafico costante dei suoi lavori.
Alla ricerca astratta dell’artista romano, uno dei più importanti Maestri del secolo scorso, è dedicata la rassegna in corso presso la Fondazione Bandera per l’arte di Busto Arsizio, dove è esposto, fino a domenica 1 luglio, un selezionato gruppo di opere di grandi dimensioni, relative agli anni Cinquanta e Settanta.
I lavori in mostra documentano le infinite variazioni dell’inconfondibile linguaggio capogrossiano, la sua capacità di modificarsi continuamente pur partendo da un modulo fisso. Dalle tele emergono delle forme di fattezza arcaica, simili a disegni rupestri di straordinaria semplicità e bellezza, dal cromatismo raffinato. Una crittografia di segni primordiali neri e rossi su sfondo bianco caratterizza, per esempio, “Superficie 141” (1955), che fu presentata per la prima volta alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. In mostra viene poi proposta anche “Superficie 1/A” (1950), una delle opere che l’artista romano espose alla sua personale alla Galleria del Secolo di Roma, nel gennaio 1950.
La rassegna su Giuseppe Capogrossi fa da viatico per l’esposizione, curata da Alberto Fiz e Beatrice Buscaroli, che è allestita al secondo e al terzo piano della Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio. Otto tra i più significativi esponenti dell’astrattismo italiano contemporaneo – Arcangelo, Gianni Asdrubali, Tommaso Cascella, Luigi Carboni, Gianni Dessì, Roberto Floreali, Paolo Iacchetti e Marco Tirelli – propongono una quarantina di lavori, realizzati intorno agli anni Novanta. Questi artisti, nati quasi tutti intorno al 1950, sono accomunati da una medesima sensibilità che li porta a realizzare una pittura aniconica, inquieta, frammista ad elementi simbolici. Le tracce della memoria vengono recuperate nelle ricerche di Arcangelo, Tirelli e Floreani. Per Arcangelo il segno è spesso interpretato come apparizione romantica di un mondo lontano; Floreani sviluppa l’aspetto ambiguo del reale caricando i suoi simboli di un vasto retroterra culturale; Tirelli rappresenta l’incarnazione pittorica dei nostri ricordi.
Asdrubali dilata la superficie pittorica sino a farle contenere la totalità dello spazio, mentre Iacchetti utilizza il colore come corpo vivo che conquista gradatamente la dimensione temporale e spaziale. Cascella scrive racconti invisibili che passano attraverso frammenti di corpi e paesaggi, Carboni invece fonde scultura e pittura, rivelando l’ambiguità della natura. Per Dessì, infine, che in questa mostra, insieme a Tirelli, rappresenta l’esperienza della cosiddetta Nuova Scuola romana, il croma rimanda ad una dimensione simbolica e misteriosa che attraversa universi poetici e luoghi dell’inconscio.

Articoli correlati
Giuseppe Caporossi. I segni del secolo
“Novecento italiano” rende omaggio agli astrattisti
I dieci anni della galleria milanese Arte 92

Annamaria Sigalotti


Fino al 1 luglio 2001. Omaggio a Giuseppe Capogrossi e Generazione astratta. Ultimi dieci anni. Busto Arsizio, Fondazione Bandera per l’Arte, Via Andrea Costa 29, tel. 0331.322311, fax 0331.398.464, info@fondazionebandera.it. Orario d’apertura: dal marteì al venerdì, ore 10.00-12.30 e ore 15.30-19.00; sabato e domenica, ore 10.00-13.00 e ore 15.00-19.00. Chiuso il lunedì
Ingresso: Intero, £ 10.000; ridotto, £ 7.000. Catalogo:Edizioni Fondazione Bandera per l’Arte.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

RespirArt: a quota 2200 metri, si apre a Pampeago la 16^ edizione

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la…

27 Luglio 2024 0:02
  • Attualità

Il Qatar dona 50 milioni a Venezia e potrebbe avere un suo Padiglione ai Giardini

Il Qatar ha donato 50 milioni di euro a Venezia, per supportare la salvaguardia del patrimonio culturale della città: lo…

26 Luglio 2024 17:03
  • Mercato

Sotheby’s inaugura un nuovo flagship a Hong Kong

Un piano dedicato alle mostre e alle preview, un altro destinato alla vendita di collectibles di ogni genere, dai dipinti…

26 Luglio 2024 16:50
  • Personaggi

Olimpiadi 2024: intervista alla curatrice di Casa Italia, che mette al centro il tema della fratellanza

Con l’apertura dei Giochi Olimpici si è inaugurata ufficialmente anche la sede in cui l’Italia espone le proprie eccellenze creative:…

26 Luglio 2024 16:48
  • Arte contemporanea

Attesa in autunno alla Bourse de Commerce di Parigi una grande mostra sull’Arte Povera

Alla Bourse de Commerce Pinault Collection di Parigi, una mostra dedicata all’Arte Povera: dai maestri storici del movimento fino agli…

26 Luglio 2024 15:57
  • Premi

Sensing Beyond Human: il Premio Lydia 2024 va alla ricerca di Giulia Deval

Promosso dalla Fondazione Lazzaretto di Milano, il Premio Lydia 2024 è stato vinto da Giulia Deval, per la sua ricerca…

26 Luglio 2024 14:35