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fino al 10.I.2011 Cristiano Cascelli Milano, Spazioinmostra
milano
Il secolo scorso rivisto attraverso una serie di icone pop. Da Freud a Jimi Hendrix, da Gandhi a Warhol. Quadri tridimensionali e dai toni sgargianti raccontano le tappe del Novecento...
formazione che gli ha consentito di acquisire nel tempo un’abilità
“artigianale” riflessa nella composizione dei suoi quadri, dove sembra giocare
con gli spessori e con diversi materiali che ben si addicono allo stile adottato.
Stile che è un pop rivisitato, reso più che altro decorativo e privato di
quello spirito polemico e di rottura che ne aveva animate le origini; stile
scelto dall’autore per fare una sorta di viaggio indietro nel tempo, dove si
incontrano alcuni dei miti dell’arte e della cultura del Novecento.
Sguardi su uomini straordinari è infatti il sottotitolo della sua prima
esposizione monografica milanese, in una galleria che presta sempre particolare
attenzione al figurativo e ai generi legati alle esperienze visive della Pop Art.
Le 21 opere di Cascelli appartengono a tre sezioni tematiche (Aestetica, Idee, Alterazioni) e sono
realizzate prevalentemente su legno attraverso diverse tecniche, tutte comunque
accomunate dal ritratto scontornato del personaggio – ricalcato da fotografie
ormai entrate nel patrimonio visivo collettivo – che emerge in rilievo dallo
sfondo su cui l’artista, attraverso rimandi composti da simboli, citazioni
d’autore o riproduzioni stilizzate dei dipinti originali, enfatizza la
riconoscibilità del soggetto cristallizzandolo in immagine stereotipata e
iconica.
Sempre
evidente il legame con l’ambiente teatrale da cui l’artista proviene e da cui
sembra aver tratto spunto per una messinscena di maschere che talvolta
raggiungono esiti felici, come in Federico
Fellini e in Andy Warhol, in
altri casi sfiorano la retorica di accostamenti scontati.
Dal
cosiddetto “Secolo breve” Cascelli ha individuato quelli che per lui sono forse
stati i maestri (e allora ecco Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring e Jean-Michel
Basquiat) per retrocedere ai protagonisti fondamentali dell’arte dei primi
decenni (Pablo Picasso, su tutti), per spaziare infine a chi ha influenzato
l’universo culturale del pittore, nel pensiero puro (Albert Einstein), nella
letteratura (Oscar Wilde) fino al cinema (Federico Fellini) e alla società (Che
Guevara).
Il
tratto incisivo che sfiora il contatto con la comunicazione pubblicitaria e con
i cartoon, i colori sgargianti e il
linguaggio sintetico riescono a trasmettere “con immediatezza proprio l’elemento ‘popolare’ che ha consentito a
questi protagonisti del ‘900 di entrare a far parte dell’immaginario collettivo
(e di rimanerci)”, come scrive Elio Fiorucci in catalogo.
Particolarmente
curato quest’ultimo, quasi complementare alla mostra: non semplice riproduzione
dei dipinti, ma accostamenti evocativi con fotografie associate ad aforismi
degli “uomini straordinari”, o particolari emblematici delle opere, o ancora un
rossetto rosso “sparato” a piena pagina per richiamare lo spirito di Roy
Lichtenstein.
marta santacatterina
mostra visitata il 9 dicembre 2010
dal 2 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011
Cristiano Cascelli – Novecento
a cura di Emilia Giorgi
Via Cagnola, 26 (zona Cimitero Monumentale) – 20122 Milano
Orario: da lunedì a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0233105921; info@spazioinmostra.it; www.spazioinmostra.it
[exibart]