10 gennaio 2011

fino al 10.I.2011 Cristiano Cascelli Milano, Spazioinmostra

 
Il secolo scorso rivisto attraverso una serie di icone pop. Da Freud a Jimi Hendrix, da Gandhi a Warhol. Quadri tridimensionali e dai toni sgargianti raccontano le tappe del Novecento...

di

Cristiano Cascelli (Roma, 1967) nasce come designer e scenografo: una
formazione che gli ha consentito di acquisire nel tempo un’abilità
“artigianale” riflessa nella composizione dei suoi quadri, dove sembra giocare
con gli spessori e con diversi materiali che ben si addicono allo stile adottato.
Stile che è un pop rivisitato, reso più che altro decorativo e privato di
quello spirito polemico e di rottura che ne aveva animate le origini; stile
scelto dall’autore per fare una sorta di viaggio indietro nel tempo, dove si
incontrano alcuni dei miti dell’arte e della cultura del Novecento.

Sguardi su uomini straordinari è infatti il sottotitolo della sua prima
esposizione monografica milanese, in una galleria che presta sempre particolare
attenzione al figurativo e ai generi legati alle esperienze visive della Pop Art.
Le 21 opere di Cascelli appartengono a tre sezioni tematiche (Aestetica, Idee, Alterazioni) e sono
realizzate prevalentemente su legno attraverso diverse tecniche, tutte comunque
accomunate dal ritratto scontornato del personaggio – ricalcato da fotografie
ormai entrate nel patrimonio visivo collettivo – che emerge in rilievo dallo
sfondo su cui l’artista, attraverso rimandi composti da simboli, citazioni
d’autore o riproduzioni stilizzate dei dipinti originali, enfatizza la
riconoscibilità del soggetto cristallizzandolo in immagine stereotipata e
iconica.

Sempre
evidente il legame con l’ambiente teatrale da cui l’artista proviene e da cui
sembra aver tratto spunto per una messinscena di maschere che talvolta
raggiungono esiti felici, come in Federico
Fellini
e in Andy Warhol, in
altri casi sfiorano la retorica di accostamenti scontati.

Dal
cosiddetto “Secolo breve” Cascelli ha individuato quelli che per lui sono forse
stati i maestri (e allora ecco Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Keith Haring e Jean-Michel
Basquiat
) per retrocedere ai protagonisti fondamentali dell’arte dei primi
decenni (Pablo Picasso, su tutti), per spaziare infine a chi ha influenzato
l’universo culturale del pittore, nel pensiero puro (Albert Einstein), nella
letteratura (Oscar Wilde) fino al cinema (Federico Fellini) e alla società (Che
Guevara).

Il
tratto incisivo che sfiora il contatto con la comunicazione pubblicitaria e con
i cartoon, i colori sgargianti e il
linguaggio sintetico riescono a trasmettere “con immediatezza proprio l’elemento ‘popolare’ che ha consentito a
questi protagonisti del ‘900 di entrare a far parte dell’immaginario collettivo
(e di rimanerci)
”, come scrive Elio Fiorucci in catalogo.

Particolarmente
curato quest’ultimo, quasi complementare alla mostra: non semplice riproduzione
dei dipinti, ma accostamenti evocativi con fotografie associate ad aforismi
degli “uomini straordinari”, o particolari emblematici delle opere, o ancora un
rossetto rosso “sparato” a piena pagina per richiamare lo spirito di Roy
Lichtenstein.

marta santacatterina

mostra visitata il 9 dicembre 2010


dal 2 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011

Cristiano Cascelli – Novecento

a cura di Emilia Giorgi

Via Cagnola, 26 (zona Cimitero Monumentale) – 20122 Milano

Orario: da lunedì a sabato ore 15.30-19.30

Ingresso libero

Info: tel. +39 0233105921; info@spazioinmostra.it; www.spazioinmostra.it

[exibart]

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