Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
31
ottobre 2007
fino al 10.XI.2007 Marco Cingolani Milano, Antonio Colombo
milano
Il contenuto torna alla ribalta, riacquista la sua importanza, mentre gli eventi vengono trasformati in fatti di cronaca vera. La pittura riesce a parlare da sola. E a raccontare l’ennesima grande storia dell’uomo...
Per Marco Cingolani (Como, 1961) il desiderio di raccontare storie si associa ancora una volta alla passione per la pittura, mezzo divenuto scopo nelle sue stesse intenzioni, e al colore che ne struttura fortemente le opere. Finalmente a casa è infatti la cronaca per immagini della fondazione delle città e degli imperi, i cui protagonisti sono sottili figure dai tratti cangianti e dal forte portato evocativo, che si stagliano su superfici fluttuanti sature di colore. Una galleria di personaggi che, muovendosi sul sottile filo del paradosso e della follia, tentano di scrivere una nuova storia, che il pubblico può interpretare seguendo la sequenza delle scene liberamente giustapposte. Vagando attraverso le cronache per fermare le immagini che rappresentano i momenti più significativi della storia dell’uomo, l’artista dialoga con i protagonisti di una nuova società, che si distingue solo per aver inglobato in sé le caratteristiche migliori di quelle che l’hanno preceduta, seppur non differenziandosene significativamente.
L’architettura delle immagini non è più ricercata nel disegno, lasciato volutamente indefinito nelle linee e nelle forme, ma costruita attraverso ampie campiture di colore che creano una vivace cromia. Zolle di colore tra le quali si dipana una storia che prende il passato, con i suoi simboli e simulacri, come termine di paragone su cui basare le fondamenta di un mondo rinnovato negli intenti.
Il viaggio inizia con la creazione delle città di Roma, Gerusalemme e New York, per giungere alla storia più recente e alle sue problematiche urbanistiche. Emblematica è la “risposta fantasiosa” di Cingolani alle velleità di cambiamento per il piano regolatore di Milano, in particolar modo per la zona della Stazione Centrale, espressa palesemente in Real estate (torte in faccia agli architetti).
All’artista non interessa riflettere sulla pittura, ma veicolare ciò che essa può mostrare, attribuendole capacità di azione e adesione alla vita. Sostenendo di volere una pittura che possa parlare da sé, Cingolani fa della pittura stessa una dichiarazione poetica, in cui la complessità di riferimenti si unisce alla leggerezza evanescente dell’immagine, che “nasce solamente attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato da solo”.
Quella di Cingolani diventa così una riflessione pittorica sul colore della grande storia dell’uomo, il cui desiderio di viaggiare lo ha portato su percorsi sconosciuti, contribuendo allo spostamento dei confini. Un ampliamento degli orizzonti da intendersi in senso non solo strettamente geografico e sottolineato anche da Pinocchio eau de parfum. Si tratta di un profumo creato dallo stesso artista, prodotto in edizione numerata e firmata, che rievoca le fragranze delle spezie d’Oriente. Contenuto in una speciale ampolla e installato in modo ironico, è frutto di una scelta programmatica, che infonde negli spettatori un ulteriore dubbio sulla reale serietà e credibilità delle proposte partorite dalla sua fantasia.
L’architettura delle immagini non è più ricercata nel disegno, lasciato volutamente indefinito nelle linee e nelle forme, ma costruita attraverso ampie campiture di colore che creano una vivace cromia. Zolle di colore tra le quali si dipana una storia che prende il passato, con i suoi simboli e simulacri, come termine di paragone su cui basare le fondamenta di un mondo rinnovato negli intenti.
Il viaggio inizia con la creazione delle città di Roma, Gerusalemme e New York, per giungere alla storia più recente e alle sue problematiche urbanistiche. Emblematica è la “risposta fantasiosa” di Cingolani alle velleità di cambiamento per il piano regolatore di Milano, in particolar modo per la zona della Stazione Centrale, espressa palesemente in Real estate (torte in faccia agli architetti).
All’artista non interessa riflettere sulla pittura, ma veicolare ciò che essa può mostrare, attribuendole capacità di azione e adesione alla vita. Sostenendo di volere una pittura che possa parlare da sé, Cingolani fa della pittura stessa una dichiarazione poetica, in cui la complessità di riferimenti si unisce alla leggerezza evanescente dell’immagine, che “nasce solamente attraverso la pittura, come se il quadro si fosse formato da solo”.
Quella di Cingolani diventa così una riflessione pittorica sul colore della grande storia dell’uomo, il cui desiderio di viaggiare lo ha portato su percorsi sconosciuti, contribuendo allo spostamento dei confini. Un ampliamento degli orizzonti da intendersi in senso non solo strettamente geografico e sottolineato anche da Pinocchio eau de parfum. Si tratta di un profumo creato dallo stesso artista, prodotto in edizione numerata e firmata, che rievoca le fragranze delle spezie d’Oriente. Contenuto in una speciale ampolla e installato in modo ironico, è frutto di una scelta programmatica, che infonde negli spettatori un ulteriore dubbio sulla reale serietà e credibilità delle proposte partorite dalla sua fantasia.
articoli correlati
Start 2007 ai voti
Arte italiana 1968-2007 a Palazzo Reale di Milano
veronica pirola
mostra visitata il 21 settembre 2007
dal 21 settembre al 10 novembre 2007
Marco Cingolani – Finalmente a casa
Antonio Colombo Arte Contemporanea
Via Solferino, 44 (zona Moscova) – 20121 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Catalogo in preparazione
Info: tel./fax 02 29060171; info@colomboarte.com; www.colomboarte.com
[exibart]