fino al 12.V.2005 I Giardini di Xpò Milano, Ansaldo 16 / Spazio Oberdan

Il Paese dei Balocchi nel romanzo di Collodi era un luogo di tentazione. Ora questo trasloca a Milano, allo Spazio Ansaldo 16, in Bicocca, ed allo Spazio Oberdan di Viale Vittorio Veneto. Qui, dal 4 al 12 maggio si terrà la VI edizione de I Giardini di Xpò, un festival di eventi metropolitani dedicato quest’anno al tema del “gioco”. Milano diventa così una ludoteca, e ciò che conta è che ci sia contaminazione: creare momenti di gruppo ed occasioni di divertimento, mescolare tante diverse forme di gioco, raccogliere idee un po’ da tutte le arti, da tutti i paesi e da tutte le età.
Nello Spazio Ansaldo si troveranno, ad esempio, i Giochi Storici (come gli elastici, i tappi, la lippa e non mancheranno mega-tornei di Backgammon o di Giochi di parole) e si terranno dei giochi/spettacoli che includeranno anche l’utilizzo di tecniche multimediali. Come nel caso di Thumbellina dello sloveno Robert Walti, spettacolo interattivo con protagonista una Pollicina, che si svolgerà con la collaborazione diretta del pubblico.
Nello Spazio Oberdan, invece, l’attenzione sarà puntata sul cinema, e l’evento di punta consiste nella retrospettiva Japanese reflections: movies and games of Yoshida, dedicata ai film del regista giapponese Kiju Yoshida, uno tra i maggiori esponenti della Nouvelle Vague giapponese. Il regista sarà presente il 4 maggio allo Spazio Oberdan in occasione della proiezione del film Donne allo specchio. Immancabili, considerato lo spirito del festival, la Street Art (di Pao, Bros, Pus, Lizzi e molti altri), e la musica (segnaliamo il concerto de I Figli della Vedova Clicquot, gurppo di musica “pop-mediterranea”, che allieterà la festa inaugurale allo Spazio Ansaldo giovedì 5). Ed ecco che, tra performance teatrali di compagnie italiane e non, presentazioni di libri, ospiti provenienti da ogni luogo; e ancora conferenze, dibattiti, concerti e dj set, si mostrerà il vero protagonista del Festival: il Gioco. Alleato tanto antico quanto distratto e, forse, sempre meno di compagnia; questa può essere un’occasione, per piccoli e grandi, per richiamarlo all’ordine.

marta calcagno baldini