Al centro di questa sequenza Run (2011), che da il titolo alla mostra. È una corsa che inizia con un battere di tacchi ritmico e propulsivo, e che si lancia verso un antro buio, un hangar vuoto che come una caverna inghiotte l’artista, di nuovo alla ricerca strenua di un gesto rivelatore, impossibile da realizzare.
Nelle tele Toomik riprende l’osservazione del proprio corpo e lo moltiplica, lo deforma, gli conferisce un carattere disturbante, per negare qualsiasi forma di intimità con lo spettatore, a cui pure si consegna disarmato, nella sua figura spesso nuda, ma a cui lancia una sfida, con il suo sguardo sardonico e la forza di gesti che si sottraggono al senso comune. Come quando nell’89 stazionava sul ponte Carlo a Praga, tenendo un cartello con uno slogan in cui a caratteri cubitali dichiarava – in estone – che i suoi genitali erano puliti, e a quanti non capendo il significato di quella affermazione gli chiedevano conto delle sue motivazioni, non rispondeva nemmeno una parola.
Silvia Simoncelli
dal 29 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013
Jan Toomik – Run
a cura di Marco Scotini
Galleria Artra
via Burlamacchi, 1 – (20135) Milano
Orari: da martedì a sabato 10.30-13 e 15-19
Info: tel. 02 5457373, www.artragallery.com
Love Dart, la mostra personale di Wang Haiyang aperta fino all'8 settembre, fa parte di una serie di tre personali…
Donata allo Stato la casa di Roma in cui Pier Paolo Pasolini visse tra il 1951 e il 1954: qui…
Si è spento a 73 anni Sergio Ragalzi, uno dei protagonisti della scena artistica torinese e non solo: dagli anni…
Dagli esordi “Superflat” con Takashi Murakami all’attivismo dopo l'incidente nucleare di Fukushima: l’ampia retrospettiva è un viaggio evocativo attraverso quattro…
Nel 2022, la casa d'aste vendeva la sua collezione d'arte per $ 1,6 miliardi. Quest'autunno il filantropo e co-fondatore di…
L’arte contemporanea in dialogo con la musica, per la nuova edizione del Lerici Festival: in mostra, una serie di opere…