Fino al 13.IX.2015 Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle collezioni del Novecento Museo del Novecento, Milano

Un Museo così si può davvero definire “ideale”. Ma l’approccio è alquanto concreto, così come il risultato. Frutto di una condivisione di valori e di obiettivi tra economia, istituzioni e cittadinanza. Tutto questo è racchiuso all’interno del Museo del Novecento di Milano dove, fino al 13 settembre 2015, viene proposta la grande arte italiana in un’esposizione dal titolo: “Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle Collezioni del Novecento dal Futurismo al Contemporaneo”. Una mostra promossa nell’ambito degli appuntamenti d’arte del palinsesto ‘Expo in Città’ che si inserisce tra gli itinerari di spicco della città durante il semestre dell’Esposizione Universale. L’idea  – semplice quanto innovativa – è stata quella di chiamare l’adunata del mondo dell’arte per sfruttare la grande occasione di Expo, con il Museo del Novecento che è riuscito a “fare rete” con le più importanti istituzioni museali italiane quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Mart di Rovereto, Cà Pesaro di Venezia, MAMbo di Bologna, Museo Revoltella di Trieste e Galleria d’Arte Moderna di Palermo. In questo modo, alle ricerche del Novecento, nel percorso, fa da contrappunto una selezione di opere d’arte contemporanea, recentemente donate da Acacia, l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana.

La mostra, a cura del Comitato Scientifico del Museo, offre un’occasione irripetibile per ammirare alcune delle opere simbolo dell’arte italiana – dal Futurismo all’Arte Povera –  in un dialogo aperto con il contemporaneo. Tra i capolavori ospitati Nudo di spalle (Controluce) di Boccioni, la grande Crocifissione di Renato Guttuso, Cortile di Via Fondazza di Giorgio Morandi e Meriggio di Felice Casorati. Ma non è tutto. Sì, perché il Museo del Novecento, per sfruttare appieno l’occasione di Expo, propone un duplice appuntamento, affiancando una seconda mostra nello Spazio Mostre e negli Archivi del Novecento, ospitando la seconda mostra dal titolo: “Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini” che svela al pubblico una splendida selezione, curata da Cristina Baldacci e Danka Giacon, di circa 100 delle oltre 600 opere realizzate dai protagonisti dell’arte italiana e internazionale del secolo scorso e donate da Mario Bertolini al Museo del Novecento. 


Il risultato è un percorso unico, in una location di spicco resa ancora più suggestiva dal nuovo e doppio evento. Nella sala “Archivi del Novecento”, al quarto piano, trova largo spazio la pop art, primo nucleo acquistato dal collezionista, per poi proseguire con le esperienze americane ed europee dell’arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta, la “land art” e le esperienze performative e comportamentali di artisti italiani e internazionali. La seconda parte del percorso si sviluppa invece nello Spazio Mostre con un importante  nucleo di dipinti neoespressionisti tedeschi e austriaci. In questo gioco di arti si trovano opere di artisti come Georg Baselitz, con le sue caratteristiche immagini capovolte, e Anselm Kiefer. A questo corpus si aggiungono poi una serie su carta di Mimmo Paladino e un dipinto dell’artista austriaca Maria Lassnig, Leone d’oro alla Carriera alla 55° Biennale di Venezia (2013). Il percorso si chiude con una grande Rosa bianca (1967) di Jannis Kounellis, che fa da importante contraltare alla Rosa nera (1966) presente nella collezione permanente del Museo e copertina del suo catalogo. 

Ecco quindi due motivi in più per visitare Milano durante Expo, con l’arte che, evidentemente, non è offerta soltanto all’interno dell’Esposizione Universale. L’altra buona notizia per il mondo dell’arte e delle esposizioni, tuttavia, è la collaborazione e condivisione tra pubblico e privato promossa dal Museo: riuscito a mettere insieme tanti soggetti, sia del mondo artistico che dell’economia – essendo stato possibile organizzare il tutto grazie a SisalPay – ma anche privati, che hanno messo a disposizione le proprie collezioni. E che, ci auguriamo, rappresenti solo un inizio. Oltre a un esempio per altri territori e altre istituzioni.

mostra visitata il 14 maggio 2015