Categorie: milano

fino al 13.V.2010 | Giacomo Cossio | Milano, L’Affiche

di - 3 Maggio 2010

Giacomo Cossio (Parma, 1974) è un artista bulimico, che ricerca
continuamente la variazione fra l’oggetto trovato e la sua destrutturazione in
opera d’arte unica, soverchiante, ingorda e straordinariamente sedimentata.
Il corridoio d’ingresso della Galleria
L’Affiche è una vetrina nella quale le opere di Cossio sono come addomesticate
in un’unica difforme installazione, che rende ogni singolo lavoro una parte di
un tutto, un racconto corale poetico ed energetico. Nella stanza principale le
installazioni a parete raccontano di un artista appassionato di Rauschenberg, che nella trasformazione del
residuo, nella fotografia ingrandita che nasconde la verità stessa che
fotografa, nell’impasto di stucco, smalto e poliuretano costruisce la sua
propria verità.
È, quella praticata da Cossio, una
pittura che esce dal quadro e si moltiplica nella tridimensionalità, per
spostare lo spettatore da un piano di lettura a un altro, come a
destabilizzarlo attraverso la delicatezza di una pratica necessaria e
personalissima. Cossio riporta le sue macchine a essere qualche cosa d’altro
imprimendole di colore, accendendole di forme che si dileguano per riapparire
come dal cilindro di un prestigiatore onnivoro.

Se la Grande Macchina di proporzioni giganti esposta al
Superstudio Più in occasione di (con)temporary art poteva impressionare per le sue
dimensioni, nelle installazioni esposte all’Affiche si comprende che di questo
artista colpisce e rimane la sua impostazione culturale, la sapienza nella
mescolanza dei generi, la forza di un linguaggio trasversale che gli appartiene
nella pancia, o nella cistifellea, come amerebbe dire Giorgio Gaber.
Quando poi si osserva il lirismo
delle piccole opere, che riportano alla memoria del New Dada attraverso piante
ricche di fogliame fittizio e imbrattato con carta strappata, dripping di
colore, frammenti di materia, ecco che il gioco contraddice le distanze tra
realtà e immaginazione, tra rimandi novecenteschi e un universo di rimbalzo tra
scultura e architettura, tra assemblaggio e pittura.
Se nell’arte sono le menzogne che
permettono di scegliere la verità, è altrettanto vero che questo vale anche per
i sintomi. E i sintomi di Cossio sono dare all’opera una forma che non è
casuale, ma che trasmette un bersaglio segnaletico, ossia l’atto volontario di
creare un oggetto determinato, che parte dalla memoria per farsi protagonista
di una storia nuova.

Il bazar di Cossio è
un’accozzaglia merceologica studiata e sapiente, un drugstore di una mente che
cerca i suoi simboli e la sua personale libertà artistica esente da mode,
tendenze e riconoscimenti, ma alla ricerca di una sua bellezza prepotente,
verosimilmente bugiarda, forse persino drammatica e ingorda. Un singhiozzo che
ricerca l’assonanza del ritmo nella privata archeologia dell’opera.

articoli correlati
Una
macchina celibe a Superstudio Più

martina cavallarin
mostra visitata il 23 aprile 2010


dal 22 aprile al 13
maggio 2010

Giacomo
Cossio – Pandora. Macchine+Piante=Ricostruire il mondo nuovo
a cura di Chiara
Canali
Galleria L’Affiche
Via dell’Unione, 6
(zona Brera) – 20122 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 16-19
Ingresso libero
Info: tel.
+39
02804978; fax +39 02862866;
affiche.galleria@libero.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Tullio Brunone, Lo sguardo indagato

Artista concettuale e pioniere dell’arte multimediale, Tullio Brunone ha da sempre svolto una ricerca artistica rigorosa sullo sviluppo tecnologico e…

11 Gennaio 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Mathelda Balatresi: si spegne una voce sensibile e impegnata dell’arte italiana

Si è spenta oggi Mathelda Balatresi: nata in Toscana nel 1937, napoletana d’adozione, è stata un’artista elegante e potente, dalla…

10 Gennaio 2025 21:01
  • Mostre

Arte, fotografia, cinema: le mostre del 2025 a Barcellona

Il programma 2025 promosso dal Comune di Barcellona promette un percorso espositivo tra arte, design, fotografia e cinema, con proposte…

10 Gennaio 2025 20:02
  • Arte contemporanea

Maurizio Cattelan ancora curatore, con Chromotherapia: in arrivo a Roma un compendio sulla fotografia a colori

Maurizio Cattelan curerà, insieme a Sam Stourdzé, una mostra all’Accademia di Francia a Roma: negli spazi di Villa Medici, la…

10 Gennaio 2025 18:02
  • Fumetti e illustrazione

La vita straordinaria di Otama Kiyohara rivive in una graphic novel

Sergio Bonelli pubblica una nuova graphic novel dedicata alla straordinaria vita di Otama Kiyohara, pioniera nell’integrazione tra arte orientale e…

10 Gennaio 2025 16:48
  • Arte contemporanea

A Milano nasce la Fondazione Emilio Scanavino: si parte con una mostra

A Milano nasce la Fondazione Emilio Scanavino, per celebrare un maestro del Novecento: si inaugura con una mostra che racconta…

10 Gennaio 2025 14:16