21 aprile 2012

fino al 13.V.2012 Davide Dormino Milano, Spazio Vhernier

 
Il foglio e i chiodi per rappresentare i segni archetipici del lavoro: carta per disegnare e chiodi per costruire, che, insieme a un groviglio " nervoso", immergono nella Sessione Primaverile di Davide Dormino -

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Tre chiodi, un foglio e un groviglio. La mostra personale di Davide Dormino (Udine, 1973), racconta l’ultima sessione di lavoro caratterizzata dal ritorno all’azione manuale all’interno di una riflessione sul confine che ci può essere tra l’artista e l’artigiano. In questa mostra convergono i punti salienti della sua ricerca artistica attraverso uno studio che parte dal disegno, diventa progetto, e si realizza attraverso l’utilizzo di materiali come ferro, marmo, gesso, all’interno di una costante ambivalenza. In un contrasto tra leggero e pesante, pieno e vuoto. Tre installazioni site-specific, che raccontano tre archetipi, tre strumenti e materiali di utilizzo comune. Tre chiodi in gesso formano una scultura dalla struttura triangolare alta tre metri e mezzo. I chiodi che, di per sé, sono strumenti che servono per tenere insieme le cose, sono qui esposti come un’architettura apparentemente

 instabile, illuminata dalla luce naturale dello spazio. Proseguendo, un groviglio di tre kilometro di filo di ferro compone un “sistema nervoso” che nasce da una parete del loft, si espande nello spazio e quasi si arrampica sulle scale: un rimando alla grafite e alla scrittura che accoglie in sé una forte matrice organica come se si trattasse di un disegno nello spazio. Infine un foglio di marmo, lungo un metro e sessanta centimetri, installato a terra e quasi animato da un soffio di vento; un lavoro complesso sul controllo della forza e dell’energia.
Azione e pensiero, dunque, in congiunto e costante bilanciamento. Perché, afferma l’artista: «mi sento un ponte attraverso cui passano tante cose. Lavorare con le mani è assecondare un pensiero, non è un concetto astratto, devo fare qualcosa che serve». Dormino si confronta con la dimensione, operando ad ogni scala che sia in grado di rappresentare l’idea e inserirla nel contenitore adatto. Opere piccole e grandi, materiali trasformati senza artificio ma adattati alla volontà di interpretare lo spirito del racconto di un evento o del proprio stato d’animo di artista contemporaneo.

tiziana leopizzi
mostra visitata il 18 aprile 2012

 
dal 13 al 21 aprile 2012
Davide Dormino – Sessione Primaverile
a cura di Milovan Farronato
Spazio Vhernier
Corso di Porta Nuova 34 (20121) Milano
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19
Info: Cristiana Viganò  Tel. + 39 02 54122297 –
cvigano@vhernier.it
 
 
 
 
[exibart]

 

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