Ormai alla sua quinta edizione, Casa Testori offre la possibilità di utilizzo delle sue numerosissime stanze, della cantina e per la prima volta del giardino per una mostra davvero variegata. Dal punto di vista curatoriale un vero mix. Non perdendo di vista l’originale format della rassegna, ormai rodata, sono invitati ventitré artisti cui viene chiesto di “realizzare una stanza”.
Marta Cereda è la giovane curatrice che con astuzia sceglie le opposte personalità a riempimento di uno spazio già di per sé forte. Facciamo un giro tra le sale e ben presto ci rendiamo conto che siamo a contatto con artisti dal calibro differente, più o meno forti si incontrano tra un corridoio e l’altro, si scontrano e si confrontano. Percorso articolato che si snoda tra il piano terra, il primo piano, le cantine e il giardino.
L’elenco degli artisti e delle loro “project room”è lungo. Ventitré nomi, tra cui Marjia Šević, Piero Pizzi Cannella, Chiara Briganti, Martin Disler, Andrea Bruschi, Marco De Sanctis, Thomas Ruff, Agostino Bergamaschi, Gianmaria Tosatti, Margherita Moscardini, Matteo Maino, Luca Monterastelli, Marzia Corinne Rossi, Vittoria Parrinello, e Massimo Dalla Pola.
Italiani, stranieri, italiani che vivono all’estero e stranieri che vivono in Italia, un buon modo per aprire le porte alla creatività e una gran dimostrazione di attenzione da parte di Casa Testori verso la ricerca.
Una mostra da vedere più che da raccontare. Lasciamo però qualche appunto.
Thomas Ruff è special guest 2014 con la sua stanzetta dedicata all’architettura razionalista del Mercato del pesce di Napoli stile anni Trenta che con una sottile linea del tempo si unisce con il solone della villa.
Poi, come non citarlo, Piero Pizzi Cannella che con le sue incisioni al carborundum soddisfa ogni aspettativa. Sempre sulla linea dei grandi nomi Martin Disler è esposto in una delle sale più importanti ricordando l’attenzione di Testori nella sua scelta di collezionismo contemporaneo.
Tre nomi ora che richiamano la nostra attenzione per l’appartenenza a generazioni davvero distanti: Chiara Briganti, Andrea Bruschi e Agostino Bergamaschi. Briganti novantatreenne che stupisce con un lavoro a prova di certosino; Bruschi e Bergamaschi appena venticinquenni, con rispettivamente un lavoro su fodera in cui la pittura sembra plastificata e un concentrato minimale di materiali.
Ancora un paio di promemoria, poi un invito a vedere tutta la mostra. Matteo Maino nella cantina inserisce un lightbox che ribalta lo spazio e Marjia Ševicć che invita ad entrare con il suo neon posto al di fuori di Villa Testori con la scritta Culture non stop.
Martina Corbetta
Mostra visitata venerdì 20 giugno
Da venerdì 30 maggio a domenica 13 luglio 2014
Giorni felici
opere di Marjia Šević; Marco Basta; Elisabetta; Piero Pizzi Cannella; Atelier dell’Errore; Chiara Briganti; Martin Disler; Diego Marcon. Amadeo Abello; Anthony Zinonos; Andrea Bruschi; Marco De Sanctis; Thomas Ruff; Agostino Bergamaschi; Gianmaria Tosatti; Margherita Moscardini; Giula Berra. Matteo Maino; Fatima Bianchi; Luca Monterastelli e Marzia Corinne Rossi. Vittoria Parrinell; Massimo Dalla Pola.
Casa Testori
Largo Testori, 13. Novate Milanese
Orari: martedì, mercoledì, venerdì 10.00-19.30; giovedì 10.00-22.00; sabato e domenica 12.00-20.00