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02
marzo 2009
fino al 14.III.2009 Luigi Ghirri Milano, Ca’ di Fra’
milano
Piccole le foto, piccola la galleria. Ma è pur sempre il grande Ghirri. Con una manciata di Polaroid che consentono di scoprire un aspetto quasi inedito della sterminata ricerca dell’artista emiliano...
Preziosa è forse il termine che più si adatta a descrivere la piccola mostra allestita alla Galleria Ca’ di Fra’ per celebrare le polaroid di Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 – Reggio Emilia, 1992).
Di lui si conoscono molti lavori, che sono diventati capisaldi per le successive ricerche fotografiche sul paesaggio, ma poco indagato è l’uso che ha fatto di uno strumento ora quasi scomparso: la macchina Polaroid. A partire dal ‘79, infatti, Ghirri comincia a scattare fotografie istantanee, stimolato anche dalle richieste di Manfred Heiting, direttore della Polaroid International di Amsterdam, che gli fornisce attrezzature e pellicole. Non solo: nel biennio 1980-81 Ghirri viene invitato in Olanda per usare la Giant Camera Polaroid, una fotocamera sperimentale con cui si ottenevano scatti giganti di 50×60 centimetri. Da quest’intensa attività nascono alcune serie, come Roma (1979), Identikit (1980) e Amsterdam (1981).
La mostra milanese espone sedici opere, tra le più significative, ricercate e acquistate con pazienza e tenacia dai direttori della galleria. Conchiglie su fondo rosso, il movimento delle mani sulla tastiera del pianoforte, i dettagli dei portoni di Roma, e una delle grandi foto prodotta ad Amsterdam, dal forte richiamo pittorico. Poche opere, di altissima qualità, che bastano a inquadrare il legame di Ghirri col Surrealismo di Magritte, con la Metafisica di de Chirico, con vari aspetti del Dadaismo. E che, accanto a scatti come Strada provinciale delle anime e a qualche altro paesaggio, ne fanno cogliere l’ampiezza dello studio e della ricerca.
Stupisce inoltre la capacità del fotografo di ottenere direttamente sulla pellicola i toni, i contrasti, i colori tipici dei suoi interventi in fase di stampa e che ancora oggi, a quasi trent’anni di distanza, rendono i suoi scatti immediatamente riconoscibili.
A corredo della mostra non è stato pubblicato un catalogo specifico, ma si potrà utilizzare come guida la monografia Luigi Ghirri: Polaroid. L’opera completa 1979-1983, edita da Baldini & Castoldi nel ‘98.
Di lui si conoscono molti lavori, che sono diventati capisaldi per le successive ricerche fotografiche sul paesaggio, ma poco indagato è l’uso che ha fatto di uno strumento ora quasi scomparso: la macchina Polaroid. A partire dal ‘79, infatti, Ghirri comincia a scattare fotografie istantanee, stimolato anche dalle richieste di Manfred Heiting, direttore della Polaroid International di Amsterdam, che gli fornisce attrezzature e pellicole. Non solo: nel biennio 1980-81 Ghirri viene invitato in Olanda per usare la Giant Camera Polaroid, una fotocamera sperimentale con cui si ottenevano scatti giganti di 50×60 centimetri. Da quest’intensa attività nascono alcune serie, come Roma (1979), Identikit (1980) e Amsterdam (1981).
La mostra milanese espone sedici opere, tra le più significative, ricercate e acquistate con pazienza e tenacia dai direttori della galleria. Conchiglie su fondo rosso, il movimento delle mani sulla tastiera del pianoforte, i dettagli dei portoni di Roma, e una delle grandi foto prodotta ad Amsterdam, dal forte richiamo pittorico. Poche opere, di altissima qualità, che bastano a inquadrare il legame di Ghirri col Surrealismo di Magritte, con la Metafisica di de Chirico, con vari aspetti del Dadaismo. E che, accanto a scatti come Strada provinciale delle anime e a qualche altro paesaggio, ne fanno cogliere l’ampiezza dello studio e della ricerca.
Stupisce inoltre la capacità del fotografo di ottenere direttamente sulla pellicola i toni, i contrasti, i colori tipici dei suoi interventi in fase di stampa e che ancora oggi, a quasi trent’anni di distanza, rendono i suoi scatti immediatamente riconoscibili.
A corredo della mostra non è stato pubblicato un catalogo specifico, ma si potrà utilizzare come guida la monografia Luigi Ghirri: Polaroid. L’opera completa 1979-1983, edita da Baldini & Castoldi nel ‘98.
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Galleria Ca’ di Fra’
Via Farini, 2 (zona Cimitero monumentale) – 20121 Milano
Orario: da lunedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0229002108; gcomposti@gmail.com
[exibart]