27 giugno 2012

fino al 14.VII.2012 During the Second World War… Milano, Peep–Hole

 
Dipinti, libri d'artista e sezioni in chroma green. Opere che fanno soffermare il visitatore sulle scadenze sistemiche e sulla problematica dei tempi ristretti dellʼexhibition making -

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Per l’ultima mostra della stagione, negli spazi di Peep Hole è in scena una collettiva che ha il titolo di un’opera “During the Second World War, a British sergeant piloting a Kittyhawk fighter plane disappeared in the Sahara Desert. Now employees of an oil company have come upon the plane’s remains within the shifting Egyptian sands. To the joy of historians, the aircraft is astonishingly well-preserved and reveals a great deal about its pilot’s fight for survival.”, nella quale Heike-Karin Föll, Ken Okiishi e Robin Bruch, a partire da una conversazione con David Lieske, presentano lavori, diversi tra loro, che fanno soffermare il visitatore sulle scadenze sistemiche di allestimenti ed esposizioni, in particolare, sulla problematica dei tempi ristretti dellʼexhibition making, crisi della critica che sembra rispondere solo ad hoc ai casi a cui è richiesta. 
Una veduta delle opere in mostra
Sulle pareti bianche dello spazio compaiono le immagini di Ken Okiishi (Ames, Lowa, 1978) che riproduce uno studio di Marcel Duchamp (fotografie di uno studio di New York affittato dall’artista), riguardanti le implicazioni dell’arte con l’economia. Queste sono installate su sezioni murali dipinte in chroma green, colore ottimizzato per essere rimosso digitalmente dalla riproduzione video o fotografica dell’intero lavoro. Attraverso la formula della “ripartizione” ai fini della riproduzione visiva, opportunismo e criticità si apparentano adottando forme di decontestualizzazione tipiche dell’appropriazione intellettuale. Su tavoli bianchi seguono gli album di Heike-Karin Föll (Bad Cannstatt, 1967), concepiti attraverso lunghi procedimenti realizzativi durante i quali l’artista raccoglie materiali iconografici, disegna schizzi, si avvale di immagini prese da romanzi e poemi, apporta smalto per unghie all’inchiostro: una serie di fragili eventi visuali rilegati all’interno del contesto “libro”. Infine, a tutto ciò, si alternano i dipinti di Robin Bruch (Cleveland, 1948), nei quali geometria e colore definiscono l’immagine, e dove quest’ultima porta con se temi quali il dubbio, l’autoironia e l’insicurezza. Quarant’anni dopo la loro produzione, l’opera dell’artista, come afferma il critico Megan Sullivan, «vive la contraddizione di essere ostinatamente non-impegnata, anche se magistralmente realizzata attraverso semplici gesti e l’utilizzo sapiente dei colori». Opere quindi lontane dalla velocità della “mostra” e della sua produzione, aprono gli occhi sulla “discontinuità” improvvisa che si ripercuote costantemente sul lavoro di tutti.
tiziana leopizzi
mostra visitata il 22 giugno 2012
dal 31 maggio al 14 luglio 2012
Heike-Karin Föll, Ken Okiishi, Robin Bruch – “During the Second World War, a British sergeant piloting a Kittyhawk fighter plane disappeared in the Sahara Desert. Now employees of an oil company have come upon the plane’s remains within the shifting Egyptian sands. To the joy of historians, the aircraft is astonishingly well-preserved and reveals a great deal about its pilot’s fight for survival.”
Peep – Hole 
Via Panfilo Castaldi 33 (20124) Milano
Orario: martedì – sabato 15.00-19.00 o su appuntamento
Info:  tel. +39 3397656292 – info@peep-hole.org – www.peep-hole.org

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