Riviste, riviste… nasce
dalla volontà di esplorare un periodo storico, quello a cavallo tra l’inizio
degli anni ‘70 e la fine degli anni ‘80, spesso mal considerato od oggetto di
banali e rapide generalizzazioni. Si è portati a credere che gli anni ‘70
rappresentino il decennio “ideologico e politicizzato” e che gli anni ‘80 siano
i semplici portavoce della Transavanguardia. Si tende a pensare che tra i due
periodi ci sia una netta distinzione e che l’uno non influenzi l’altro; anzi,
che ci sia un netto stacco.
La curiosità di
verificare se è davvero così ha spinto l’Archivio di Ricerca Visiva a lanciare
questo progetto, che è insieme anche una sfida: raccogliere quanto più
materiale editoriale possibile del suddetto periodo, con riviste, bollettini di
gallerie, testate tuttora edite ed esperienze di editoria indipendente.
Tanta carne al
fuoco, per una lettura a 360 gradi che non esclude niente; anzi, cerca di
essere il più eterogeneo possibile, per tentare di mostrare che cosa in quegli
anni si discuteva davvero. La cosa interessante è constatare quanto
effettivamente il ruolo dell’editoria sia stato fondamentale come veicolo di
sperimentazione e confronto, non solo sulle riviste d’avanguardia. Testate come
Flash Art o Aut Aut si scoprono come veri e propri campi d’azione per un
dibattito critico volto non solo a descrivere il panorama contemporaneo, ma
soprattutto a porsi delle domande, a interrogarsi sul ruolo dell’arte e dei
periodici, anche e soprattutto attraverso la comunicazione visiva.
Si scopre una
grande attenzione e cura nel materiale scelto, si scoprono libri d’artista
racchiusi in riviste (come tau/ma),
si celano nomi importanti dietro edizioni apparentemente di poco conto o
sconosciute. Si trova quindi un’antologia periodica del sapere patafisico, firmata
tra gli altri da Enrico Baj e
Vincenzo Accame, il bollettino della galleria Studio Marconi, che proprio nel
1975 pubblicava il primo numero, ma anche la Rivista di Estetica e un fascicolo di Interview, il magazine fondato da Gerard Malanga, Paul
Morrissey, John Wilcock e Andy Warhol.
Tra nazionale e
internazionale, il lavoro di ricerca per dar luce a questa mostra è stato lungo
e non scevro di difficoltà, come racconta Anna Valeria Borsari, promotrice del
progetto; una delle maggiori è stata quella relativa alla reperibilità del
materiale, per cui sono stati coinvolti svariati direttori editoriali e gallerie
d’arte, tra i quali anche Exibart. La
sfida lanciata dall’associazione, come spiega Valentina Rapino, curatrice della
mostra, è stata quella di ritrovare il gusto del dialogo disinteressato, della
ricerca dedita alla volontà di conoscenza e arricchimento, della
sperimentazione come gioco e insieme veicolo d’apprendimento costruttivo.
Lanciato il
sasso, non resta che coglierlo, chiedendosi qual è il vero ruolo dell’editoria
artistica in questo momento, se esiste ancora questa volontà di informarsi e informare
ad alto livello, se c’è insomma quella curiosità vivificante che fa
dell’interrogativo un mezzo per pensare, costruire, dialogare.
jessica murano
mostra visitata
il 14 dicembre 2010
dal 28 ottobre 2010 al 15 gennaio 2011
Riviste riviste… Riviste d’arte (e cultura) degli
anni ’70 e ‘80
a cura di Valentina Rapino
Ar.Ri.Vi. – Archivio ricerca visiva
Via Botticelli, 8° – 20133 Milano
Orario: da mercoledì a venerdì ore 15.30-19.30
preferibilmente su appuntamento
Ingresso libero
Info: info@ar-ri-vi.org; www.ar-ri-vi.org
[exibart]
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