Categorie: milano

fino al 15.IX.2008 | Tal R / Luca Trevisani | Milano, Giò Marconi

di - 22 Luglio 2008

A lui piace immaginarsi come uno stravagante chef. Uno di quelli che dagli avanzi riescono a tirar fuori insospettabili manicaretti: il mago postmoderno dei fornelli butta in pentola di tutto e di più. E la zuppa è servita. Per Tal R (Israele, 1967; vive a Copenhagen) fare pittura equivale a “preparare dei lunch-box”, succulenti panieri-sorpresa in cui scovare armonie di rimasugli iconografici. Non è un caso che la parola “kolbojnik” ritorni più volte nel suo percorso. Il termine israeliano indica proprio gli avanzi di un lauto pasto, quel che resta in tavola e che si può ancora riciclare.
Ironia, delicatezza naïf, energia ludica, accesa fantasmagoria contraddistinguono la produzione di uno tra i più interessanti pittori-scultori attivi sulla scena internazionale. La pulsione compositiva di Tal R lo spinge a prelevare frammenti della pop culture -videogame, cinema, fumetti, tv- mescolandoli con scene del quotidiano, derive fiabesche, pseudo-decorativismi. Tra prosa e poesia, tra cronaca e mito, i suoi dipinti danno vita a scene complesse in cui lo spazio si appiattisce e s’infittisce, approdando a un’astrazione famelica, esplosiva, gestuale. L’immersione tra le vicende delle culture popolari pare dischiudere quell’armonia segreta che regola i rapporti tra anima e cosmo: la realtà non è che il calderone multiforme da cui l’artista attinge storie e segni, ingredienti per immaginifiche misture da digerire con gli occhi.

Sorta di obelischi sacri, giocattoli primordiali o simulacri fallici, le coloratissime sculture di Tal R -fatte con stoffa, ceramica, metallo, oggetti di recupero- uniscono raffinatezza e semplicità, sperimentando l’apertura su una temporalità ciclica e anti-storica: sono forme eterne, nutrite di purezza universale. Così le tele, sipari dinamici costruiti con una rigorosa palette cromatica (sempre e solo nero, bianco, rosa, verde, rosso, giallo e marrone), accolgono densi strati di colore per raccontare la verità di un mondo candido come un libro di fiabe, ma caotico e violento come l’esistenza.
Anche Luca Trevisani (Verona, 1979; vive a Milano e a Berlino) strizza l’occhio a suggestioni dal sapore infantile, abbandonandosi all’irresistibile potere del gioco, della leggerezza, del crossing tra confini labili. Al piano superiore della galleria allestisce un teatro minimale consacrato alla precarietà: carta, cortine di cellophane, bambù, nylon, resina, compongono piccoli oggetti e installazioni sorretti da delicati equilibri tra forma e spazio. L’energia combinatoria che muove i flussi della materia svela dinamiche proprie della fisica, della matematica ma anche dell’estetica fondata sul frammento.

Caricando un po’ troppo la scena, Trevisani rischia a tratti di smorzare la forza dell’infinitesimale e del metamorfico insita nel raffinato progetto. Un ancor più deciso vuoto sintattico meglio avrebbe sostenuto l’avventura condotta lungo quei “boneless boundaries” su cui l’artista rintraccia i codici nascosti di una natura in transito, scandita da irrequiete geometrie.

articoli correlati
Tal R a Frieze 2007
Intervista con Luca Trevisani

helga marsala
mostra visitata il 28 maggio 2008




dal 29 maggio al 15 settembre 2008
Tal R – You laugh an ugly laugh
Luca Trevisani – Boundaries are boneless
Galleria Giò Marconi
Via Tadino, 15 (zona piazza Lima) – 20124 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0229404373; info@giomarconi.com; www.giomarconi.com


[exibart]

Articoli recenti

  • Personaggi

Addio a Edoardo Ferrigno, tra i pionieri dell’Astrattismo a Napoli

Ci lascia uno dei riferimenti dell’astrazione in Campania, con il suo minimalismo, rigorosamente geometrico, potentemente aggettante nella spazialità e nell’oggettualità.…

23 Dicembre 2024 11:05
  • Progetti e iniziative

Venezia, alle Procuratie Vecchie una mostra per esplorare il potenziale umano

Una mostra interattiva per scoprire il proprio potenziale e il valore della condivisione: la Casa di The Human Safety Net…

23 Dicembre 2024 10:05
  • Mostre

Francisco Tropa, il desiderio dell’arte: la mostra al Museo Nazionale di Monaco

Al Museo Nazionale di Monaco, la mostra dedicata all’artista portoghese Francisco Tropa indaga il desiderio recondito dell’arte, tra sculture, proiezioni…

23 Dicembre 2024 9:05
  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00