Uno dei principali obiettivi della Fondazione Matalon era quello di riuscire a divenire, nell’arco di poco tempo, uno dei luoghi più importanti del circuito culturale e figurativo milanese. A giudicare dagli esiti della prima mostra, la Scuola italiana dell’astrattismo maturo, tale scopo appare pienamente raggiunto. Infatti, oltre a possedere una sede espositiva di grande impatto e originalità, la Fondazione Matalon è riuscita nell’intento di raccogliere alcuni autentici capolavori di artisti italiani contemporanei oramai consacrati a livello mondiale.
Burri, Fontana, Manzoni, Vedova, Crippa, Birollli, Capogrossi sono solo alcuni dei nomi presenti nella rassegna, a dimostrazione dello straordinario fervore culturale che animava la scena italiana (e milanese in particolare) alla fine della Seconda Guerra Mondiale : gli ultimi bagliori, peraltro alquanto sbiaditi, del futurismo insieme alla ricerca post cubista si innestarono nella grande esperienza dell’action painting americano, regalando al nostro paese una serie di nomi che solo oggi vengono prepotentemente rivalutati (il caso di Alfredo Chighine è emblematico).
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