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La personale di Andreco alla Traffic Gallery di Bergamo, “From clouds to rocks”, è un’immersione in una poetica che fa della ricerca scientifica più attuale sulla sostenibilità ambientale la base per la germinazione di una precisa ricerca artistica, che pone l’elemento scientifico quale dato di realtà rigoroso e provato da cui partire per esplorare, attraverso differenti medium, il rapporto tra uomo e natura. Nell’indagine che prosegue ormai da diversi anni, “Nature as Art”, Andreco fa emergere dai ragionamenti scientifici una componente artistica che per lui è contenuta a priori negli elementi naturali: si tratta di spostare il focus di lettura fino a giungere a immagini che possono sintetizzare l’interazione uomo-ambiente e rendere omaggio alla Natura.
In questa mostra, come suggerisce il titolo, sono i passaggi di stato fisico della materia ad essere declinati attraverso scultura, disegno, video e installazione. Se nello spazio espositivo colpiscono le due grandi nuvole, una sospesa, in legno, e l’altra, a terra, composta da piante di felce, i disegni a china e acrilico su carta di vario formato, fanno della mostra un continuo declinare la tematica da prospettive diverse. L’artista, parlando dell’eterogeneità dei mezzi della sua ricerca e di quelli presentati, sottolinea la preponderanza della tematica sulla tecnica: il concetto espresso con media diversi assume maggiore forza, arrivando a far immergere l’osservatore in una sintesi che passa attraverso differenti forme e materiali. Del resto l’allestimento, per l’artista, costituisce un dato di coerenza: se la tematica parla di trasformazioni della materia questa pluralità di medium appare come una conseguenza quasi logica ed così è il concetto stesso ad attraversare “trasformazioni di stato” nel modo di essere indagato ed espresso in un contesto artistico.
In mostra sono presenti alcuni esempi di quelli che Andreco definisce “totem paradossali”, come quello che appare nell’ultima immagine del trittico composto da tre disegni in cui sopra un tavolo sono rappresentati, rispettivamente, una pietra, una nuvola e un macigno che galleggia su una nuvola. In essi è particolarmente trasparente uno dei passaggi operativi e concettuali dell’artista: se l’ispirazione giunge dai concetti fisici di solido, gassoso, etc. il paradosso visivo colloca immediatamente il lavoro su un piano puramente artistico, trasformando le immagini in icone che abitano una dimensione in cui le leggi scientifiche che rappresentano e da cui sono originate possono essere sovvertite. In ciò è presente, indissolubilmente intrecciato, l’altro fil rouge che percorre l’intera operazione proposta da Andreco: una lettura critica dei comportamenti antropici rispetto all’ambiente.
Silvia Conta
Andreco, From cloud to rocks
Traffic Gallery – Via S. Tomaso 92 24121 Bergamo
Info: info@trafficgallery.org