La personale raccoglie olii di grandi dimensioni, di recente produzione. L’opera di De Grandi, procede da quasi dieci anni fedele a se stessa, ma con una notevole ricerca entro i suoi confini. L’immaginario a cui l’artista s’ispira evidentemente, è debitore di un genere comune al cinema, al fumetto, alla letteratura, che nasce negli anni settanta, grazie al genio di pochi: Philip K. Dick, William Gibson, il Giger che ispirò Ridley Scott, Alan Martin di Tank Girl, e, in Italia, Tanino Liberatore, ideatore del fumetto Ranxerox. Lo chiamano in vari modi. Uno di questi è “CyberPunk”.
Ma si arriva con questi lavori ad una consapevole sprezzatura, supportata da una tecnica che con il segno del fumetto ha poco a che fare. Quella di De Grandi è pittura. Fa pensare a Constable, o a Millet, concedendosi strizzatine d’occhio persino a Vermeer.
Questo aspetto dal piano dell’espressione si riflette sul contenuto. Così, se l’autore è contagiato dal genere e ad esso resta fedele, lo usa quasi con intento metaforico; un po’ come i simbolisti, che dipingevano scene esotiche a guisa di parabole, o i neoclassici che recuperavano l’immaginario mitologico, come soggetto privilegiato. Nel caso di De Grandi non si tratta però, di necessità accademica, ma del piacere dell’esercizio pittorico, della “deriva mentale”.
Di fronte alle sue tele, si assume un atteggiamento contemplativo, rapiti dai colori e dalla luce dei cieli, e in un secondo momento ci si accorge delle forme che ritagliano, dei paesaggi postindustriali, della degradazione umana. L’uomo è confinato “in uno stato residuale”, puro accessorio del paesaggio, attributo dell’ambiente, come nella poetica realista. Il messaggio, meno morale che descrittivo, non sembra essere pessimista; un avvertimento forse. È proprio Milano ad essere dominio dei corvi, la Torre Velasca, e i Souvenirs, sostituiranno le cartoline ridenti nelle rastrelliere?
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cara milly,
se l'arte andasse avanti solo grazie alla sua capacità di ben figurare sulle nostre casalinghe pareti...
La questione dell'arte da parete è stata tirata in ballo da altri, non da me. I cari signor Biz e signor Janaz dovrebbero imparare a leggere. Ripartite dalla A, la B e la C. Su dai! Poi, dopo esservi riletti tutti i commenti, commentate. E' ovvio che io vi sto più antipatica degli altri perchè non sapete chi sono. Probabilmente Alf, Casa, la tavola nera sono gli amichetti con cui andate a vedere le mostre che non sapete capire o vedere.
Poi, caro Signor Biz, io mi auguro proprio che nessuno, oltre a lei, paragoni De Grandi a Sironi. Oltretutto non capisco proprio per quale motivo continui a rivolgersi a me. Ci conosciamo? Credo proprio di me. Sarà che frequento "posti troppo istituzionalizzati"? Si, ha ragione. Non ho molto tempo di girovagare per i bar delle città, bevendo te con gli amici.E lei? Non mi risponda, credo di aver capito il genere. Corrisponde al clichè dell'espertone - non esperto. E per cortesia non mi risponda ancora. E' troppo facile offenderla.
Milly, non piace neppure a me (non per un fatto di moralismo), però ti faccio vedere una cosa, spero che dall'indirizzo che ho messo nell'home page ci si arrivi. E' un'opera di Hirst, fotografata in un museo. Sinceramente preferisco le ciminiere, però ognuno ha i suoi gusti.
Per c.a.s.a. non ti devi scusare. Perché non fondare una specie di "Coagula" italiano? Se mi dai il tuo indirizzo e-mail ti dovrei chiedere un'informazione circa una galleria di Sciacca
Milly, il piacere inconvulso di disubbidire mi è innato, e quindi ti rispondo anche se da brava signorina coloniale mi hai invitato a non farlo.
Solo per dire che i tuoi messaggi non sono altro che una copia, raffazzonata, di cose già scritte da me in questo commentario.
Non hai nemmeno la qualità di essere originale, copi tutto, persino le cose che scrivi, che sono praticamente un plagio, una frase qua, una frase là.
Poi le metti insieme ottenendo un risultato deprecabile.
Naturalmente le mie geniali parole, usate da te, assumono, come dire, un'insulsaggine priva di ogni valore artistico e letterario.
Mi sembra anche evidente come tu poi riesca a personalizzare il tutto con banalità idiote quali "leggete bene il commentario" o "siete tutti amichetti".
Inoltre non mi sei affatto antipatica, e questo dimostra che sei tu a non leggere il commentario, tranne per i pezzi che poi copi.
Mi sei indifferente, proprio come tutto il resto della popolazione imbecille di questa terra, che tu titanicamente rappresenti.
Io non frequento bar, ma quando visito mostre o quant'altro non lo faccio con l'atteggiamento censorio e didascalico, selezionatorio, di ciò che va fatto vedere ai bambini e ciò che invece no.
Metà della cultura dell'umanità dipende da ciò che non andrebbe visto o letto.
Ciò che fai tu lo faceva già un certo Goebbels, oppure il nostrano Minculpop.
Ovviamente non m'illudo che tu sappia di cosa sto parlando, e ti assicuro che la questione non solletica minimamente il mio interesse.
Ciao, Biz.
..............in ogni caso,gentile signora Milly,mi è rimasto un dubbio: cosa si deve mettere allle pareti delle stanze dei bambini? La prego mi renda edotto e non mi lasci in queste ambasce esistenziali!!!!!
cara milly io non sto internato solo nella tua viscida milano ma viaggio per l'italia etc.
l'arte e'la mia piu grande anlisi!!
chi mi ha capito come anna e alf mi risponde con serieta' e intelligenza !!
chi non capisce si confode come te e va in tilt!!
chi e ' volgarmente bacato fa rumore come una busta piena di piriti!
l'arte non e ' un modo per diventare ultra' e offendersi ma per discutere hai la tua opinione rispetta la mia ma accertati della mia presenza all'inaugurazione di cannaviello !!
a de grandi tanto di cappello io attacco cannaviello!!
mi fa piacere comunque che per te e' arte tutta quelle che non si appende nelle stanze de bambini!!
ma molte volte ha piu valore un poster delle spice girl che arte gratuitamente d'urto!!
baci e salam a tutti!!!
Che dire? Io sarò stupida, ma sono in buona compagnia.
Ecco, brava Milly,
Vedo che cominci a dire qualcosa di sensato, anche se solo a metà.
Infatti trovo ci sia un'imperfezione nella seconda metà della tua ultima frase.
Per la prima parte sono assolutamente d'accordo.
Ciao, Biz.
Che delusione...Una volta su due che leggo qualche commento sulle mostre trovo uno scambio interminabile di insulti, offese, sputi e calci. Ora ci si è messo anche il direttore.
Mi sembra normale che ognuno ha la propria opinione su tutto, i propri gusti, ecc. e anche giusto difenderli, ma non c'è un limite ?
Dopotutto non siamo allo stadio e mi sembra di capire che molti di voi sono persone istruite e con una certa intelligenza.
E' proprio necessario accendersi d'ira per qualsiasi cosa ?