L’intento di Dialogo nel buio è divulgare la conoscenza dell’handicap e in particolare la condizione di cecità, attraverso un’esperienza unica: un percorso che il pubblico compie nel buio più totale sperimentando cosa significa essere privati della vista.
Il viaggio, della durata di circa un’ora, attraversa alcune stanze che riproducono
Dopo aver attraversato ambienti che riproducono la natura e la città, l’ultima tappa è un bar dove, sempre nell’oscurità più totale, ci si rilassa magari sorseggiando una bibita al tavolo. Dal buio si esce alla luce con una doppia rivelazione. Da un alto ci si avvicina alla realtà della nostra guida. Dall’altro si scopre quanto il nostro mondo ipervisivo abbia fagocitato gli altri sensi.
Se un’iniziativa di questo tipo fosse stata proposta solo due anni fa, il luogo meno indicato sarebbe stato Palazzo Reale e più in generale tutti gli spazi espositivi. Il successivo sdoganamento di alcune di alcune tecniche artistiche hanno poi avvicinato l’esperienza quotidiana e il disagio di massa, all’irraggiungibile e fanatico mondo artistico. Espressioni relegate a soporifere lezioni di morale comune hanno ritrovato poi, nell’illusione artistica, il passaporto per una seria e convincente promozione, capace di non piangersi addosso, sottolineando invece il piacere di un dialogo diverso. Un pasto indigeribile per chi vive e ragiona a compartimenti stagni. Per gli spettatori di Documenta 11 probabilmente
Coraggiosa, comunque, questa “non mostra”, anche se in qualche modo appare superficiale e scontata, capace di sensibilizzare solo chi, già cosciente, ha bisogno di una riprova del disagio di molti. Gli altri (come al solito) scelgono di rimanervi fuori. Bella, ma come tutte le cose belle costa troppo (9 euro!).
articoli correlati
Il design Cartier visto da Ettore Sottsass
link correlati
Il sito della mostra
roberto sommariva
mostra visitata il 30/10/2002
Nel Casino di Villa Torlonia, una mostra che restituisce uno spaccato di storia dell’arte da approfondire: in esposizione, le opere…
Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…
La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale
Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…
Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…
Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…
Visualizza commenti
Mostra davvero "forte" che ha la capacità di ribalaltare anche solo per un'ora il rapporto tra abili e disabili. I visitatori infatti non possono non affidarsi completamente alla loro guida cieca, che diventa il collante di questi "spauriti" gruppi persi in pochi metri buio. Un'esperenza necessaria per me che con i non vedenti ci lavoro presso il Museo Statale Tattile Omero di Ancona http://www.museoomero.it, e di cui conosco bene anche un ulteriore senso che loro spesso hanno più di noi...quello dell'umorismo!!